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Eltsin su Internet, insulti da Mosca Boris replica solo alle domande degli americani: il mio erede non sarà Tatjana Eltsin su Internet, insulti da Mosca / cybernauti russi scatenati contro il Presidente MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Boris Eltsin ha deciso di mettersi anche lui su Internet. Ha inaugurato un proprio «sito» e, con l'aiuto della americana Nbc e del presentatore Chris Donahue, che filtrava le domande dal centro Nbc d'oltreoceano, ha dato la prima intervista «on Une» dell'ultimo millennio della Russia. Grande successo: oltre 20 mila curiosi da tutto il mondo hanno seguito i 35 minuti dell'intervista. Il prossimo presidente russo sarà sua figlia Tatjana? E lui: «Non ci ho mai pensato. In ogni caso la Russia non è ancora pronta per un presidente donna». E la salute? «Sono sanissimo». Cosa pensa di Gorbaciov? «Prima pensavo male di lui, adesso non ci penso proprio». Naturalmente il trucco c'era. Le domande non arrivavano direttamente a Eltsin, seduto al Cremlino, ma passavano attraverso un'accurata selezione. In parallelo svariate decine di furibondi «navigatori» russi del cyberspazio stavano però cercando di arrivare a destinazione. Invano. Così hanno finito per riversarsi, sempre più imbestialiti, sulla «chat line», la chiacchiera politica della Nbc. «Ma dove diavolo è Eltsin?». «Dateci il contatto, maiali!». «Americani fessi, non vorrete credere alla propaganda di quel c...?» Erano Ivan, Aleksei, Nikolai, da San Pietroburgo, da Mosca, da lontane province dove uno fa fatica a immaginarsi che ci sia qualche computer con il modem attaccato. E invece ci sono, E sono giovani, a quanto pare. C'è quello che invia insulti bisillabici in tutti i colori dell'arcobaleno, quello che manda tutti a quel paese, quello che mostra una conoscenza sterminata del famoso «mat» russo, turpiloquio la cui violenza e oscenità non sembra avere eguali al mondo. I partecipanti americani, in punta di forchetta, commentavano tra loro: «Ma come sono vivaci questi russi!» Un altro, canadese, lamentava 1'«insolito carattere» di quelle «intrusioni» francamente un po' «villane». La questione vera è: ma erano cybersquatters o normali «navigatori» russi, in procinto di iniziare lo sciopero della fame»? Giuliette» Chiesa