Sirene e percorsi di fuga Ecco il piano di sgombero di Flavia Amabile

Sirene e percorsi di fuga Ecco il piano di sgombero Sirene e percorsi di fuga Ecco il piano di sgombero SARNO (Salerno) DAL NOSTRO INVIATO Stiamo predisponendo un piano di evacuazione. Sarà pronto mercoledì, ovvero oggi. Questo aveva annunciato lunedì pomeriggio la Protezione civile. Ieri là marcia indietro, necessaria per ■ non diffondere il panico nella popolazione, ma il piano di sgombero si sta preparando. Sarà pronto entro la fine della settimana, al termine di un lungo studio del territorio. Nel frattempo già oggi dovrebbero essere affissi a Quindici dei manifesti con le istruzioni necessarie e un piano dovrebbe essere consegnato al Comune di Sarno e sono state predisposte una serie di misure preventive nel caso dovessero verificarsi piogge e nuove frane in tempi più brevi. «Al momento non esiste alcun pericolo», precisa il capo del Dipartimento della Protezione civile Andrea Todisco. Ma l'eventualità di altri smottamenti del terreno non è del tutto peregrina: l'altra notte una nuova frana è caduta giù dal vallone di Santa Lucia, poco sopra la zona di Episcopio, la più colpita dalle frane di venerdì scorso. Vi sono poi due situazioni di instabilità della montagna che ancora preoccupano la Protezione Civile. «Stiamo verificando - afferma il sottosegretario alla Protezione Civile Franco Barberi - l'eventuale rischio limitato ad alcune abitazioni attualmente occupate e alla sistemazione dei 4 mila operatori di soccorso attualmente al lavoro». Il primo passo per giungere al piano di sgombero è un'indagine idrogeologica condotta da un'equipe di esperti del Cnr dell'Università di Fisciano sulle montagne per accertare i rischi residui. Entro la fine della settimana si dovrebbe completare la raccolta dei dati. «Dopodiché - spiega Todisco - procederemo alla mappatura del territorio, individuando le abitazioni da evacuare, e anche le zone dove operano le squadre di soccorso». Sulle montagne è stata «im¬ piantata una rete di pluviometri, in maniera tale da avere i dati in tempo reale sulle nuove precipitazioni». Oggi o al massimo domani si dovrebbero decidere i metodi per allertare la popolazione. «Potranno essere fischietti o sirene, questo non lo sappiamo ancora», aggiunge Todisco. Infine, l'ultimo tassello, le esercitazioni di Protezione Civile: «Le persone devono sapere che cosa fare in caso di allarme, per questo sarebbe necessario prevedere una preparazione specifica, ma tutto questo va organizzato in maniera opportuna». Esistono poi misure a breve termine, fra cui una sorta di servizio di avvistamento frane, come rivela lo stesso sottosegretario Barberi: «La Protezione sta predisponendo un piano di allertamento che riguarda soprattutto gli operatori che debbono continuare a lavorare, soprattutto se piove, essendo sicuri di non correre alcun rischio. Ogni direzione di cantiere ha avuto l'incarico di studiarsi una via di fuga e c'è anche chi presidia il territorio a monte per vedere se comincia a succedere qualcosa e dare l'eventuale allarme via radio». Di queste misure a breve termine fanno parte le disposizioni in possesso di ciascun gruppo di volontariato e della Croce Rossa. La zona invasa dalle frane è stata suddivisa in 9 aree. In caso di pioggia, la Croce Rossa garantirà la presenza di im'autoàmbulanza con tre persone all'interno di ciascuna area e sarà in contatto radio costante con ciascuna autoambulanza per inviare rinforzi dal * campo-base. In ciascuna area dovranno affluire quattro squadre in più di volontari, ovvero circa 40 persone, come faranno gli uomini dell'organizzazione delle Misericordie a cui è stato affidata l'area 4, corrispondente alla zona dell'ospedale Villa Malta. I volontari dovranno mantenere libere le strade e far fluire le persone in modo che scendano a valle. Come le Misericordie si occuperanno dell'area 4, gli uomini dell'Anpas faranno altrettanto con l'area 3, ovvero la parte alta di Episcopio, com¬ presa fra via Corte d'Onica e piazza Duomo. A meno di deci sioni diverse che potrebbero es sere prese nelle prossime ore, la località Foce dovrebbe essere affidata al gruppo Aquile Napoli; la zona di via Le Noci all'Acri; la zona di via Bracigliano, via Quattro Funi e via Sant'Eramo all'Associazione dei vigili del fuoco in congedo. Infine, il Soccorso alpino della Guardia di Finanza interverrà nella grande macchina della lotta contro nuove frane soltanto se vi sarà da accompagnare i tecnici per i so pralluoghi necessari per il monitoraggio della montagna. Flavia Amabile

Persone citate: Andrea Todisco, Barberi, Franco Barberi, Todisco

Luoghi citati: Comune Di Sarno, Foce, Salerno