Del Piero: «lo sarò l'uomo-bandiera » di Fabio Vergnano

Del Piero: «lo sarò l'uomo-bandiera » Del Piero: «lo sarò l'uomo-bandiera » E Inzaghi: così abbiamo risposto a tutte le polemiche alla Juve, tutto sarà chiarito al più presto. Infatti spiega: «Non ci sono tormentoni sul mio contratto. Bisogna trovare il momento givisto per sistemare ogni cosa e non lo si può fare alla vigilia di avvenimenti importanti come quelli che ci attendono. Il dottor Agnelli ha solo dato una conferma». Del Piero il buonista cerca di dimenticare le polemiche recenti: «La gioia va oltre ogni altra cosa. Nell'arco di un campionato si bilancia tutto e alla fine viene fuori il lavoro della squadra. Le polemiche sono state create dall'Inter e avranno avuto i loro motivi. Io ho sempre guardato soltanto a noi, a come abbiamo voluto questo scudetto nonostante tutto ciò che è capitato. Infatti i fatti recenti sono soltanto gli ultimi di un'annata piena di tante cose che ci hanno infastidito. Prima le cessioni, poi si è creato un caso sull'intesa fra me e Inzaghi. Tutto fa brodo e alla lunga quando vinci la soddisfazione è ancora più grande». Il pensierino finale è per Ronaldo: «Io penso sempre alla Juve e vivo bene questo antagonismo. Confronti così fanno parte del gioco. Stasera mi sento vincitore di questa sfida. Con Ronaldo e con tutta l'Inter». Ma l'uomo del giorno è SuperPippo. Tre gol come a Kiev che fanno incassare a lui ed ai compagni mezzo miliardo di premio. Chiude alla grande una stagione che aveva aperto con una doppietta nella Supercoppa italiana. Lo criticano, risponde segnando. Dice Lippi: «Magari sbaglia uno stop, ma sotto porta ne ho visti pochi come lui». Pippo risponde: «La Juve mi ha preso perché segno, io e Alex sfruttiamo il lavoro degli altri. Non mi sento un eroe, né mi aspettavo di segnare tre gol in questa partita. Sono contento perché è uno scudetto vero. Mezzo mondo odia la Juve, in quattro anni questa squadra ha dato fastidio a tutti, oggi abbiamo chiuso i conti anche con le polemiche». C'era Maldini in tribuna. Pippo si proietta verso il Mondiale, ma non spedisce messaggi a nessuno: «Ho segnato per la Juve, il et mi conosce già bene». E' il momento delle rivincite. Di Livio rauco e sfinito rivendica la legittimità di questo trionfo: «E' stato un campionato più equilibrato di quelli che abbiamo vinto negli anni scorsi. C'è stato un momento in cui hanno detto tante cattiverie su di noi infangando la nostra professionalità. Ma la Juve ha fatto tanti sacrifici per vincere e non ha bisogno degli aiuti arbitrali». Fabio Vergnano

Persone citate: Agnelli, Del Piero, Di Livio, Inzaghi, Lippi, Maldini

Luoghi citati: Kiev