Italia & Francia tra le due guerre

Italia & Francia tra le due guerre LE MOSTRE «Lavabo» di Judice ROMA. Palazzo delle Esposizioni. «Il futuro alle spalle. Italia-Francia. L'arte tra le due guerre» (fino al 22 giugno). La mostra esamina la ricerca artistica in Italia e in Francia nel primo dopoguerra, mettendo in luce le affinità tematiche e i punti di contatto riscontrabili in quegli anni fra gli artisti dei due Paesi, puntando sulla singolarità espressiva. Si è cercato di superare le consuete classificazioni in scuole (Italiens de Paris, Ecole de Paris, Novecento italiano, Scuola Romana, ecc.), e analizzare il contesto artistico italiano nel dialogo con l'interlocutore parigino. Opere di: Giorgio de Chirico, Gino Severini, Carlo Carrà, Jean Mirò, Francis Picabie, Pablo Picasso, Georges Braque, Jean Metzinger. Catalogo De Luca. ACQUI TERME. Galleria Massucco e Repetto. «Giovanni Ridice» (fino al 30 maggio). Sono esposti 25 disegni e 3 dipinti. Particolarmenete interessanti le matite su carta, infatti l'artista sente profondamente questa tecnica, perché così la sua acuta percezione del vero può tradursi in percezione di segno. A cura di Maurizio Fagiolo. ROMA. Archivio deUa Scuola Romana. «Renato Birolli 19301942» (fino al 3 giugno). La rassegna guarda ai rapporti di Biroli con Roma e Milano, e in particolare agli Anni Trenta, quando gli artisti facevano capo alla «Galleria di Roma» di P. M. Bardi e alla «Galleria del Milione», a Milano. A questo proposito sarà presentata una serie di opere significative di Birolli: dipinti come «Gli Arlecchini» del 1932, «Oggetti fantastici», del 1934, fino alle «Siepi gialle» del 1941, della collezione Guttuso, oltre a un gruppo di pastelli, datati 1935, opere che influenzeranno anche la ScuolaRomana. Interventi di: Zeno Birolli, Gianfranco Bruno, Maurizio Calvesi, Marco Di Capua. REVERE (Mantova). Palazzo-Castello Gonzaghesco. «Ceramica graffita del Rinascimento» (fino al 15 giugno). La mostra riunirà per la prima volta oltre 420 pezzi che documentano il livello qualitativo, e gli sviluppi della decorazione «a sgraffio» della ceramica trattata a «ingobbio», negli apporti della produzione lombarda, veneta ed emiliana tra i secoli XIV e XVII: Si è creata così una nuova opportunità di visualizzazione, di confronto, e di verifica, anche alla luce di più recenti scoperte di materiali e nuovi elementi documentati. A cura di Romolo Magnani. MASSA. Palazzo Ducale. «Omaggio al nuovo Ermitage» (fino al 28 giugno). Questa mostra non presenta l'opera di un artista, di una scuola, di uno stile, ma documenta l'atto di nascita di uno dei più importanti musei del mondo. Il museo è stato costruito a metà Ottocento dallo zar Nicola I per mettere a disposizione del pubblico parte delle collezioni imperiali, soprattutto le sculture moderne acquistate nel suo viaggio a Firenze e Roma nel 1845. Di particolare interesse le 9 sculture di Luigi Premazzi, «Amore e psiche», la «Danzatrice», e il «Genio» di Antonio Canova, la «Ninfa dello scorpione» di Lorenzo Bartolini. La mostra è a cura di Sergei Androsov. MILANO. Galleria Mazzolerà Sambone t. ((Antico Moderno Monocromo, Acromo, Altro» (fino al 13 giugno). Questa mostra accosta quaranta opere contemporanee prevalentemente monocolori a più di cinquanta antiche cinesi monocrome. Dal nucleo storico della pittura italiana monocroma degli Anni 50/60 sono stati scelti: Piero Manzoni, Enrico Castellani, Giuseppe Capogrossi, Agostino Bonalurni, Mario de Dominicis, Nicola De Maria, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Gastone Novelli, Claudio Olivieri, Pino Pinelli, Mimmo Rotella, Giulio Turcato, Valentino Vago e altri. MILANO. Galleria Cannaviello. «Mimmo Rotella. Pittura... al di là del bene e del male» (fino al 2 giugno). La mostra si presenta come totalmente innovativa all'interno dell'attività di un maestro di fama internazionalmente riconosciuta, perché incentrata sulla scelta di un elemento quasi dimenticato dalla poetica di Rotella: l'uso della «pittura». Sono esposte per la prima volta 20 opere comprese in un arco temporale principalmente focalizzato negli Anni 80. Marisa Vescovo Italia & Francia tra le due guerre «Lavabo» di Judice