Morte allo stadio per nonno acrobata

Morte allo stadio per nonno acrobata Dramma nel Pavese: l'uomo, 73 anni, era considerato un esperto nei lanci ad apertura ritardata Morte allo stadio per nonno acrobata II paracadute non si apre, schianto davanti alla folla ALESSANDRIA. Era in un gruppo di sei paracadutisti e si era lanciato per ultimo. Assieme ai suoi compagni avrebbe dovuto consegnare il pallone di calcio per l'ultima partita della squadra del Groppello Cairoli, paese a pochi chilometri da Pavia. Ives Traversa, 73 anni fra una settimana, è morto così, schiantandosi sulla statale dei Cairoli, nei pressi del paese. Ancora incerta la dinamica dell'incidente: forse il paracadute principale non si è aperto, oppure Traversa si è sentito male e non è riuscito ad aprirlo in tempo. Una morte che pare avesse sperato: qualche giorno fa a casa di amici l'avevano sentito dire: «Non morirò mai in ospedale». Qualche testimone dice di aver visto ieri aprirsi un paracadute all'ultimo momento. Probabilmente era quello d'emergenza che si apre ad un'altezza prestabilita da un dispositivo di sicurezza. Ma non è stato sufficiente ad attutirne la caduta e a salvarlo. In suo soccorso sono subito intervenute le am- bulanze della Croce Rossa di Garlasco e anche un medico. Ives Traversa è stato trasportato al Policlinico «San Matteo» di Pavia dove però è morto dopo pochi minuti. Ives Traversa, era nato in Francia ed era stato titolare della concessionaria «Ford» ad Alessandria. L'aveva gestita con alterna fortuna fino a dodici anni fa; poi dalla città era come scomparso. «Sono molti anni che non ne sappiamo nulla - spiegavano ieri alla concessionaria "Opel" -. Sapevamo anche noi che la sua grande passione erano i lanci col paracadute». Dai documenti Traversa risultava ancora residente in corso Carlo Marx, ma a quel numero ormai risponde un altro inquilino. Con Carlo Griffini, Traversa aveva fondato ad Alessandria l'Associazione nazionale paracadutisti d'Italia, e ne era ancora presidente. Ma la sua abi¬ lità e passione nei lanci era riconosciuta anche al livello nazionale poiché era anche dirigente dell'associazione nazionale. «Un uomo ancora molto in forma nonostante l'età - racconta Massimo, il figlio di Griffini -. Per questo aveva proseguito con i lanci. In passato, nonostante l'età, aveva vinto alcuni campionati di categoria sui lanci ritardati. Era conosciuto anche a Casale e si lanciava anche in Liguria. L'unica consolazione è che lui avrebbe voluto morire così e non certo in un letto d'ospedale». Ieri sera tutte le associazioni della provincia sono state avvertite. Traversa aveva svolto il servizio militare nei paracadutisti. Era sposato e aveva un figlio, Massimo. Il giovane vive a Savona con la madre. Sull'incidente in cui ha perso la vita stanno compiendo accertamenti i carabinieri di Vigevano. Antonella Marietti

Persone citate: Antonella Marietti, Cairoli, Carlo Griffini, Griffini, Ives, Ives Traversa, Traversa