In manette chi marina la scuola

In manette chi marina la scuola GRAN BRETAGNA Arresto per gli studenti colpevoli: è il segno della tendenza a delinquere In manette chi marina la scuola La nuova legge sarà varata dal governo Blair LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Tony Blair dichiara guerra a chi marina la scuola: dando alla polizia il potere di fermare per strada gh' studenti e riaccompagnarli in classe; ma anche, quando necessario, di arrestarli. E' l'unico modo, a suo avviso, di superare uno dei più formidabili problemi nel campo dell'educazione: si calcola, infatti che l'abitudine di saltare le lezioni sia diventata, per certe scolaresche inglesi, una crisi endemica. Suo obiettivo è ridurre di un terzo, nei prossimi tre anni, il numero delle giornate scolastiche perse senza giustificazione. Non è che uno dei numerosi passi che il governo laborista ha in animo nella sua campagna di moralizzazione. Oltre alla battaglia contro chi marina la scuola, che sarà annunciata oggi, Blair intenderebbe costringere i «disoccupati recidivi», cioè colo¬ ro che non fanno alcuno sforzo per mantenere un impiego e preferiscono vivere dei sussidi statali, ad arruolarsi nell'esercito: una vita di rigida disciplina, a suo avviso, potrebbe raddrizzare molti giovani. Ma intanto pensa alla scuola: «L'istruzione - dirà oggi il primo ministro deve cessare di essere un optional. Tutti i ragazzi in età scolare devono ricevere un'educazione, perché vogliamo costruire una società più giusta in cui tutti abbiano la possibilità di riuscire». A preoccuparlo sono le statistiche secondo le quali una grande percentuale dei ragazzi che marinano la scuola ingrossano le file della delinquenza. A Londra più del 40 per cento dei furti sono commessi, durante le ore scolastiche, da ragazzi fra i 10 e i 16 anni. I nuovi poteri della polizia saranno contemplati in un emendamento della legge su crimine e ordine pubblico, attualmente al vaglio del Parla¬ mento. Un portavoce di Downing Street ha precisato che toccherà alle singole forze di polizia discutere con le autorità scolastiche locali come applicare le nuove norme: «L'ideale è che quei ragazzi tornino a scuola. Non vogliamo che intasino le stazioni di polizia». Anche i genitori recidivi, che oggi possono soltanto essere multati se i figli non vanno a scuola, rischieranno in futuro ingiunzioni dei tribunali che li costringeranno per un anno ad accompagnare i figli a scuola ogni giorno. La nuova legge, però, si rivolgerà anche ai presidi, affinché riducano la percentuale di sospensioni ed espulsioni, quintuplicate in anni recenti. Troppo sovente, si teme, vengono usate non per mantenere la disciplina ma per allontanare studenti mediocri o indesiderati. Una gravidanza, per esempio, non sarà più motivo sufficiente. If.gal.]

Persone citate: Tony Blair

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra