Il Papa: Età, scegli la pace
Il Papa: Età, scegli la pace MADRID Polemiche su una frase di Aznar: il posto del partito basco è in galera Il Papa: Età, scegli la pace Accorato appello per la rinuncia al terrorismo MADRID NOSTRO SERVIZIO «Chiedo a Dio che il meraviglioso esempio di queste undici religiose, martiri della guerra civile, che oggi beatifichiamo e che sparsero il loro sangue per Cristo, sostenga il deciso proposito della società spagnola di vivere in pace e libertà e riesca ad addolcire il cuore di quelli che oggi continuano a spargere il terrore e la violenza per imporre le loro idee». Mentre le alte parole del Papa risuonavano ieri in San Pietro, chiedendo alla organizzazione indipendentista basca Età di rinunciare al terrorismo, in Spagna infuria la polemica per le durissime dichiarazioni del premier Aznar contro Herri Batasuna, il partito legale dell'Età. Sabato pomeriggio, a Vitoria, il capoluogo basco, un Aznar provatissimo e sconvolto per le due ultime azioni della «colonna Donosti» (mercoledì l'assassinio, il quarto quest'anno, di un assessore popola¬ re a Pamplona, venerdì l'agguato mortale a una guardia civil), il premier ha urlato furente: «La Spagna non cederà. Il Paese basco non si arrenderà. Lo Stato non tentennerà. Il governo non dialogherà. Età e Hb, la spazzatura schiava di Età, fmiranno in galera, dove devono stare tutti e due». I 3 mila multanti popolari che assistevano all'atto si sono alzati in piedi urlandogli «torero, torero», il massimo complimento spagnolo. Le accuse di Aznar, gravissime perché Hb è un partito legale che nelle ultime politiche del '96 ha ottenuto 181.304 voti e due deputati alla Camera, hanno però suscitato un vespaio. E non solo in Hb, ma tra i partiti baschi democratici e persino nel secondo partito spagnolo, il socialista, finora sempre d'accordo con il governo nella lotta al terrorismo. Le polemiche sono cominciate dalle colonne di «Deia», il più venduto quotidiano basco, organo del democristiano Pnv (da una cui or¬ ganizzazione giovanile nacque Età nel '59), che governa la martoriata regione dal '79. In uno sdegnato editoriale si legge: «Il premier non può commettere un così grave errore giuridico, una vera e propria mostruosità. Non può criminalizzare nessuno se non sporge denuncia ai tribunali contro tutti i militanti di Hb o non ne ordina l'arresto o non decreta lo stato d'emergenza». Alle 14, via radio-tv, Anasagasti, il capogruppo alla Camera del Pnv (che appoggia dall'esterno il governo ed è favorevole a un negoziato con Hb e anche con Età, se concede una tregua), sbeffeggiava Aznar chiedendogli: «E' nei suoi progetti costruire un carcere per 180 mila persone? In uno Stato di diritto per sbattere in galera qualcuno ci vogliono le prove». Almunia, segretario socialista, ha dichiarato: (Appartenere a Hb non è reato. In galera ci deve andare chi commette crimini, non chi esprime idee». Gian Antonio ©righi
Persone citate: Almunia, Anasagasti, Aznar, Gian Antonio
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