la depressione grave minaccia per il lavora

la depressione grave minaccia per il lavora Il rapporto Oms la depressione grave minaccia per il lavora GINEVRA. Nel mondo vengono perse più ore di lavoro per problemi mentali che per disturbi fisici. E' quanto emerge dal rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), secondo il quale solo nel 1997 problemi mentali e comportamentali hanno causato la morte di 200 mila persone. Solo negli Stati Uniti, si calcola che la depressione costi al Paese oltre 53 miliardi di dollari (circa 90.000 miliardi di lire), soprattutto per assenteismo e per minore produttività. Nel mondo, circa 146 milioni di persone hanno subito forti limitazioni nella loro attività a causa di problemi che riguardano il loro umore, a fronte di 123 milioni che hanno problemi di udito, di 25 milioni che hanno subito infortuni sul lavoro e di 20 milioni di persone affette da malattie professionali. Secondo l'Oms nei prossimi anni crescerà anche il numero di schizofrenici in rapporto alla popolazione. Mentre i casi di ritardo mentale stanno diminuendo, grazie alla prevenzione della mancanza dì iodio durante la gravidanza e la prima infanzia, i problemi depressivi sono invece in aumento, soprattutto tra i giovani. Sono invece le malattie infettive e quelle cardiocircolatorie che nel mondo hanno mietuto più vittime nel 1997. Nelle cause di morte è profondo il divario tra Paesi ricchi e poveri. Se le malattie infettive e parassitarie sono la causa di solo l'I per cento delle morti nel mondo sviluppato, esse rappresentano il 43 per cento dei decessi nei Paesi in via di sviluppo. La situazione è invece ribaltata per quel che riguarda le morti per malattie cardio-circolatorie: 46 per cento del mondo ricco e 24 per cento nelle regioni povere. Anche il cancro prevale nel mondo sviluppato: 21 per cento delle morti complessive nel mondo industrializzato, solo il nove per cento nei Paesi in via di sviluppo. E adesso alcuni dati positivi. Nel 2025, la speranza media di vita nel mondo sarà di 73 anni, contro i 48 del 1955, prevede l'Oms. L'Italia, insieme con Svezia, Giappone e Islanda, sarà al vertice delle statistiche con una speranza di vita alla nascita che raggiungerà gli 82 anni. «Migliaia di individui nati alla fine del ventesimo secolo vedranno l'alba del ventiduesimo», esclama l'Oms. [Ansa]

Luoghi citati: Giappone, Ginevra, Islanda, Italia, Stati Uniti, Svezia