Marini: governo senza colpe

Marini: governo senza colpe FUGA GIULI ROMA. Non ci sono responsabilità dirette del governo nella fuga di Licio Gelli, secondo il segretario del ppi Franco Marini. «Il fatto è gravissimo, ma mi pare - ha detto Marini - che si stia cercando di accertare le responsabilità. Però non mi sembra che ci siano responsabilità dirette del governo». Sull'argomento è intervenuto anche Vladimiro De Nunzio, dell'Associazione nazionale magistrati. Rispondendo a dichiarazioni del responsabile giustizia dei Ds, De Nunzio ha detto: «E' inaccettabile che un responsabile della giustizia come l'on. Folena cerchi di scaricare sui magistrati della Corte di Cassazione la responsabilità per la fuga di Gelli». [r. i.] mano Scalerà (interrogato per ore dal pool, avrebbe ammesso che era solo un modo per guadagnare tempo a favore dei tre tycoon). Infine nasce la cordata concepita a Broni. E' la Iar (Berlusconi, Barilla, Ferrerò, Conservitalia) che offre di più, ma non molto di più di De Benedetti, 600 miliardi. Prodi riapre le trattative. Perché? In un verbale di Mani pulite del '93 rimane, per ora, solo una sua frase: «Pressioni da ambienti politici, economici e giudiziari». A giugno '95, De Benedetti furioso chiede il sequestro delle azioni Sme. E' arrivata l'ora del Comitato? Di certo adesso, a distanza di 13 anni dal patto di Broni, uno dei commensali, Berlusconi, e tre membri di quel Comitato che anche se non presente a Broni avrebbe avuto un ruolo chiave nella vicenda, gli avvocati Cesare Previti, Attilio Pacifico e il giudice Renato Squillante si ritrovano indagati dai pm di Milano con il sospetto di corruzione giudiziaria. E' una lista di nomi destinata ad allungarsi. Per intanto, tutti i presenti (salvo Pietro Barilla, morto nel '93) e i protagonisti dell'affaire Sme sono stati o già sentiti dai pm o presto saranno convocati per spiegare come era nata e fallì la prima privatizzazione e che ruolo Marini: governo senza colpe > V > V

Luoghi citati: Broni, Milano, Roma