Rastrelli: oggi dal premier perché mantenga la parola

Rastrelli: oggi dal premier perché mantenga la parola Rastrelli: oggi dal premier perché mantenga la parola POLEMICA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE E NAPOLI finito sul banco degli imputati, lo hanno «crocifisso» come principale responsabile dei ritardi negli interventi che avrebbero dovuto prevenire la sciagura. A lui hanno attribuito inerzia ed incapacità di utilizzare risorse pure disponibili ed i poteri che gli erano stati conferiti come commissario contro il dissesto idrogeologico. Antonio Rastrelli, presidente della Regione Campania, sarà oggi a Roma per un scontro con Romano Prodi. Il presidente del Consiglio lo ha chiamato al telefono sabato ed insieme hanno fissato l'appuntamento per coordinare l'azione del governo e le misure che spettano agli organismi regionali. E ieri Rastrelli e Prodi si sono trovati fianco a fianco ai funerali delle 95 vittime di Sarno, nello stadio del paese più colpito dal disastro. A Palazzo Chigi si parlerà oggi deh'emergenza. «Ma non solo - avverte 0 presidente della Regione che a Napoli quasi tutti chiamano «governatore» - darò a conto a Prodi della mia gestione commissariale, che riguardava esclusivamente i dissesti tra il '96 ed il '97. Ascolterò gli orientamenti del governo per la gestione di questa difficile fase, ma soprattutto chiederò sviluppo. Lo stesso presidente del Consiglio ha confermato il suo impegno in questa direzione». Nominato commissario straordinario per gli interventi contro il dissesto, quando la Campania conobbe altri lutti per la frana che si abbatté nel gennaio dello scorso anno a Pozzano, Rastrelli ha respinto al mittente le accuse e gli attacchi dell'opposizione di centrasi- nistra in consiglio regionale. Secondo il «governatore», i fondi stanziati dal Cipe (61 miliardi) dopo la sciagura della costiera sorrentina costata cinque morti non sono mai stati effettivamente erogati. Le «autorità di bacino», a cui tocca la gestione dell'assetto idrogeologico, sono state costituite con ritardo? Il presidente afferma che la colpa è di Roma, che ha lesinato le risorse necessarie. A Palazzo Chigi, però, oltre ai chiarimenti e alle richieste, Rastrelli porterà anche un suo personale «cahier de doleances» per la raffica di critiche che lo sta bersagliando. «La stampa - spiega - ha fatto da cassa di risonanza di comportamenti assunti anche da perso- ne che hanno responsabilità istituzionali. Ci sono state polemiche e la solita individuazione di capri espiatori, secondo il temperamento della nostra gente». E «capro espiatorio», come ha avuto modo di ripetere più volte dopo il disastro, si sente in primo luogo lui. Ma il presidente della Regione passa al contrattacco e chiede che il governo faccia quello che ha promesso. Lo meritano, ribadisce, le popolazioni colpite dalla sciagura. Il «governatore» sottolinea 1'«autorità morale» del presidente della Repubblica, che ha voluto essere «vicino alla gente della Campania». «Ho apprezzato moltissimo - tiene a dire - la visita di Scalfaro e la sua partecipazione ai funerali, una partecipazione quasi personale e privata». «Ma importanti sono state anche la compostezza e la civiltà della gente di Sarno. L'atteggiamento - rileva Rastrelli - di estrema dignità tenuto da persone ferite e profondamente provate deve aver convinto anche Scalfaro e Prodi e dimostrato loro quale sia veramente l'essenza dell'animo dei meridionali. E' gente che merita rispetto ed attenzione». Il presidente della Regione ricorda le parole di Prodi: «Il governo sarà vicino alla Campania per l'emergenza e lo sviluppo». «Sono due argomenti - dice Rastrelli - sui quali è molto importante che ci si confronti». Mariella Cirillo «161 miliardi stanziati dopo la tragedia sulla costiera sorrentina dell'anno scorso non sono mai stati erogati dallo Stato» A sinistra, Scalfaro e Prodi assistono ai funerali delle vittime di Sarno. A destra, un uomo in lacrime tra le bare

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