Una crociata contro la maestra ex drogata

Una crociata contro la maestra ex drogata Perugia: «Terremo a casa i nostri figli» Una crociata contro la maestra ex drogata Igenitori di 87 allievi: non è adatta Ma anche Fini li boccia: sbagliate PERUGIA «Chi è senza peccato scagli la prima pietra». Contro la giovane maestra «ripudiata» dalle famiglie degli alunni della scuola elementare di Fratta Todina perché in passato avrebbe avuto a che fare con il mondo della droga. Non ha dubbi don Michele, arciprete della cittadina. Per lui a sbagliare sono i genitori di quegli 87 bambini delle quinte classi della elementare «25 Aprile» che non li hanno mandati a scuola. «Non stiamo facendo una caccia alle streghe - avevano spiegato mamme e papà degli alunni -. Nè temiamo caramelle all'eroina o strani commerci di droga. Ma se è vero che quell'insegnante è una ex tossicodipendente, allora non è adatta a quel ruolo». La vicenda era cominciata all'inizio dell'anno scolastico, ed aveva avuto un «picco» giovedì scorso. Al ritorno a scuola, dopo sette mesi di permesso, l'insegnante (che ha circa 30 anni ed abita nel vicino piccolo centro di Montecastello di Vibio) ha trovato banchi vuoti ed aule buie. Soltanto due dei suoi 87 allievi si erano presentati alle lezioni, Venerdì, poi, la scuola è rimasta chiusa perché nella cittadina si festeggiava la festa del patrono. Ieri, una prima svolta: i suoi alunni erano regolarmente in classe. All'appello ne mancavano solo sette. Chissà, forse solo una tregua «armata» per una vicenda che divide la città. «Non tutti sono d' accordo sulla protesta di giovedì da parte dei genitori - spiega il cameriere di un bar molto frequentato - e comunque su questa storia qui c'è quasi una sorta di omertà». «A scuola non intendiamo fare commenti sulla questione dice secca una collega della maestra coinvolta -. E' una storia troppo delicata». Prova a fare chiarezza il sindaco di Fratta Todina, Giuliana Bicchieraro: «Si dice che quest'insegnante in passato abbia avuto problemi con la droga. E i malumori, tra i genitori, erano cominciati all'inizio dell'anno scolastico, quando avevano saputo che ai loro figli era stata assegnata proprio quella maestra. La donna si era presentata a scuola il primo giorno. Quindi, tutti d'accordo, era andata "in permesso". Per sette mesi. In attesa di una soluzione definitiva che ancora non è arrivata. All'imporowiso ora ha deciso di tornare a scuola. Ed a questo punto si è alzata la "polvere"». Ora la parola passa al provveditorato. «Forse - ha osservato il sindaco le autorità scolastiche avrebbero dovuto già da tempo affrontare la questione, coinvolgendo l'intera comunità locale». «Credo di capire i genitori, ma sbagliano perché il vero problema di chi cade nel tunnel della droga è di avere concrete possibilità di uscirne». E' il commento a caldo del segretario di An, Gianfranco Fini sulla vicenda della scuola elementare di Fratta Todina. «Quando si esce da tale esperienza - ha continuato il leader - si deve essere aiutati. E io non avrei problemi e manderei tranquillamente mia figlia in quella scuola e con quella maestra». [Ansa]

Persone citate: Gianfranco Fini

Luoghi citati: Fratta Todina, Montecastello, Perugia, Vibio