« E' rinata l'Ira delle bombe

« E' rinata l'Ira delle bombe | Un comunicato: la macchina da guerra di nuovo puntata su Londra « E' rinata l'Ira delle bombe I dissidenti annunciano la rifondazione LONDRA. L'Ira ab- ,,■> braccia la pace irlandese; e improvvisamente, dalle pieghe del movimento repubblica- ' no, nasce una nuo- . va Ira. Battagliera, - \ oltranzista, decisa a riprendere la lotta armata. Piccola, per ora: si parla di .5 50, al massimo 100 uomini. Poco e male armata, almeno fino a quando non riuscirà ad arruolare gli esperti di esplosivi che hanno per ora scelto la tregua e la svolta storica dell'Irlanda. Ma già è allarme, a Nord del confine, nell'Ulster tormentato. «Una macchina da guerra nuovamente diretta verso il governo britannico», proclama minaccioso un comunicato che il nuovo gruppo ha fatto avere a due quotidiani, l'«Irish Independent» di Dublino e l'«Irish Times» di Belfast. Alla vigilia del congresso straordinario del Sinn Féin, l'ala politica dell'Ira che oggi a Dublino dovrebbe sancire il sì al referendum del 22 maggio sull'accordo di pace del Venerdì Santo, e che affronterà anche un'importante riforma del proprio statuto per autorizzare i suoi esponenti a partecipare alla nuova Assemblea del Nordirlanda, la nascita della nuova Ira votata a perpetuare la lotta contro Londra rappresenta un preoccupante rigurgito d'instabilità. La tregua annunciata a luglio dalla vecchia leadership, afferma il documento del nuovo gruppo, è finita. L'accordo del 10 aprile è «irrilevante» in quanto non po- ne fine alla divisione dell'isola e all'«occupazione britannica». Nel suo comunicato il nuovo gruppo indica chiaramente di volersi sostituire all'attuale Ira - l'Ira Provisionai, nata negli Anni Sessanta dopo la scissione dall'Ira Officiai - e addirittura ne ruba il nome di battaglia: Oglaigh na Eireann, che significa «volontari irlandesi». Il documento afferma che gli ex compagni di battaglia hanno «tradito» la lotta per l'autodeterminazione decidendo di consentire ai loro esponenti politici di prendere posto nella nuova Assemblea. Precisa è la critica a Gerry Adams e al suo tentativo di convincere il Sinn Féin a considerare l'accordo di pace come un passo verso l'unità irlandese. «Non ci lasceremo intimidire, né da loro né da chiunque altro», è stato il battagliero commento espresso ieri da Mo Mowlam, ministro di Blair per il Nordirlanda. Ed ha aggiunto, in un chiaro riferimento alla minaccia che il nuovo gruppo potrebbe rappresentare in vista del referendum fra meno di due settimane: «Le nostre misure di sicurezza sono tali da scongiurare qualsiasi cosa essi intendano fare». Ma sebbene gli stessi ambienti repubblicani descrivano come «debole e disorganizzata» la nuova formazione, la polizia irlandese non intende correre rischi. «Li seguiremo come se fossimo incollati a loro», ha detto un portavoce. Il nuovo gruppo non è il primo a essersi dissociato, nel corso degli ultimi anni, da un'Ira vista dalle fazioni più velleitarie come debole e rinunciataria. Altri due gruppi cattolici hanno già preso le distanze dal processo di pace e sono presumibilmente responsabili della violenza che ancora si registra nell'Ulster, e cui naturalmente talune formazioni oltranziste protestanti replicano con lo stesso vigore e con la stessa arma della violenza. Si tratta dell'Inla (Irish National Liberation Army) e della Continuity Ira. Ma nessuno di questi gruppi, a quanto pare, ha accesso al sofisticato arsenale dell'Ira, in particolare al Semtex e alle armi più moderne, [f. gal.] Si parla di soli 50 o cento uomini, ma capaci di sabotare la svolta irlandese L'ini2iativa alla vigilia del Congresso del Sinn Féin che dirà sì alla pace in Ulster - •«••• ,» . | ,,■> ' . - \ .5 Un manifesto favorevole all'Ira in una via di Belfast mm

Persone citate: Gerry Adams