Berlusconi indagalo anche per il caso Sme

Berlusconi indagalo anche per il caso Sme Il pm: «Pagò i giudici per impedire a De Benedetti l'acquisto del colosso alimentare Iri» Berlusconi indagalo anche per il caso Sme La rabbia del leader del Polo: Flick complice del pool MILANO. Diversa la scena ma identico il canovaccio: Silvio Berlusconi, Cesare Previti, Renato Squillante e Attilio Pacifico risultano indagati anche per l'inchiesta sulla privatizzazione della Sme. Dopo la richiesta di proroga per le indagini sul «lodo Mondadori», si ufficializza dunque un altro filone stralcio nato dall'inchiesta sulla corruzione dei giudici romani, la cui udienza preliminare è stata fissata il 29 giugno prossimo. Uguale l'ipotesi di accusa: corruzione in atti giudiziari. E simile nella sostanza la contestazione dei fatti: aver versato, attraverso l'ex capo dei gip romani Squillante, ingenti somme a magistrati della capitale per impedire, con una sentenza firmata dall'ex giudice plurinquisito Filippo Verde, l'acquisto dell'ex colosso alimentare dell'Iri da parte del gruppo di Carlo De Benedetti, divenuto poi controparte anche nella guerra per la spartizione della Mondadori. «Ormai è diventata una lotteria giudiziaria nella quale i magistrati, girando, sperano di trovare il numero giusto, che non c'è perché non ci sono atti corruttivi», commenta sarcastico il professor Ennio Amodio, legale di Berlusconi. Mentre lo stesso leader di Forza Italia tuona dal palco di un comizio a Lucca: «Tempestività assoluta, complimenti. Sanno vendere bene la loro merce. Sui fatti non c'è nessun fondamento di realtà. C'è soltanto un fondamento politico. E' l'azione giudiziaria - ha proseguito Berlusconi - che viene utilizzata come strumento di lotta politica. Giudico colpevole l'atteggiamento del ministro della Giustizia che consente che questa azione di un particolare pool nei confronti del leader dell'opposizione sia continuata, che consente si facciano indagini che risalgono nel tempo ad anni e anni prima». In effetti l'operazione Sme, iniziata nell'85, si concluse definitivamente con la sconfitta dell'ingegnere di Ivrea nel 1988, quando la Cassazione, sancì la validità di una sentenza emessa due anni prima dal tribunale civile di Roma presieduto da Filippo Verde. Con questa sentenza venne invalidato un accordo preuminare già firmato dall'allora presidente dell'Ili, Romano Prodi, e la Buitoni di De Benedetti per la cessione della Sme al prezzo di 500 miliardi. Mancava, sostennero i giudici nella sentenza, la firma deh"allora ministro delle Partecipazioni statali Clelio Darida che fino a quel momento si era però dichiarato d'accordo. Nel frattempo era stata creata una cordata concorrente, la Iar, formatasi in tutta fretta dopo che Bettino Craxi, all'epoca presidente del Consiglio, aveva manifestato il suo disappunto per l'accordo raggiunto da De Benedetti. Della cordata, nata con la regia del commercialista craxiano Pompeo Locatelli (poi inquisito per le tangenti Eni) facevano parte Pietro Balilla, Michele Ferrerò, Silvio Berlusconi e la cooperativa «bianca» Conservitalia. Alla fine la Sme non venne venduta a nessuno ma fu smembrata e acquistata in pezzi da Balilla. Per questo, nel dicembre scorso, in procura sfilarono come testimoni un po' tutti i protagonisti: da Carlo De Benedetti all'ex deputato azzurro Vittorio Dotti (all'epoca legale di Berlusconi), da Pompeo Locatelli a Guido Balilla, primogenito di Pietro. E' scavando sui rapporti economici tra l'avvocato di Berlusconi, l'on. Cesare Previti, e l'avvocato civilista Attilio Pacifico, comprovati da una montagna di rogatorie svizzere, che il pool di Mani pulite si è imbattuto in due particolari bonifici bancari: uno da un miliar- mo grado. do e l'altro da 500 milioni. Entrambi disposti estero su estero dal defunto re della pasta Pietro Balilla a se stesso, presso un conto della Interallianz Bank di Zurigo. Quei soldi, era il 1988, l'anno della sentenza di Cassazione sulla Sme, finirono prima su un conto svizzero intestato ad Attilio Pacifico e da qui, in buona parte, 850 milioni, su un conto di Cesare Previti. Una vera stranezza, dato che per la prima volta, anziché uscire dalle casse di Previti per finire in quelle di Pacifico, il denaro seguiva un percorso inverso. «Non so... In effetti è anomalo... Non ho idea», rispose imbarazzato Previti nel corso del suo primo e unico interrogatorio lo scorso settembre. I magistrati invece un'i¬ dea precisa se la sono fatta: quei soldi erano un contributo da versare ai magistrati per aggiustare la sentenza Sme. Le soiprese potrebbero non essere finite : da mesi ormai i pm stanno controllando tutte le vicende giudiziarie in cui è rimasta coinvolta la Fininvest. Tra queste anche una sentenza della prima sezione civile di Roma, 9 marzo '91, che definì «illegittime» le pretese della Siae nei confronti della Fininvest per il pagamento dei diritti d'autore sui film e le canzoni trasmesse dalie tivù del Biscione. Anziché 200 miliardi, la sentenza stabilì che la Fininvest avrebbe dovuto pagarne 21. Negli stessi giorni dal conto «Ferrido», attribuito alla Fininvest, uscirono 434 mila dollari, che dopo essere passati dal conto di Previti, secondo i pm, finirono a quelli di Squillante, considerato il «collettore» per le mazzette ai giudici romani. Paolo Colonnello Stessa accusa per Squillante, Pacifico e Previti. Il difensore Amodio: «Ormai è una lotteria giudiziaria dove i magistrati sperano di trovare il numero giusto, che non c'è, perché non c'è corruzione» IL POOL E IL CAVALIERE Inchiesta acquistò Medusa: condannato a 1 anno e 4 mesi in primo grado. Accusa: frode fiscale e falso in bilancio Caso AH Iberian-tangentì Craxi: processo in corso. Accusa: falso in bilancio e finanziamento illecito Tangenti Gdf: processo in corso. Accusa: corruzione; richiesta pm: 3 anni reclusione Vendita terreni Macherio: processo in corso. Accusa: evasione fiscale Fondi neri per l'acquisto del giocatore Lentini: udienza preliminare. Accusa: falso in bilancio Corruzione ex gip Renato Squillante: udienza preliminare. Accusa: corruzione Lodo Mondadori: inchiesta in corso. Accusa: corruzione in atti giudiziari Privatizzazione Sme: inchiesta in corso. Accusa: corruzione in atti giudiziari

Luoghi citati: Ivrea, Lucca, Macherio, Milano, Roma, Zurigo