«Noi socialisti, terza sinistra» di Claudio Martelli

«Noi socialisti, terza sinistra» Il congresso di Fiuggi: no alla Cosa 2. Veltroni: diversi ma non nemici «Noi socialisti, terza sinistra» Martelli: riprendiamo i voti andati a Berlusconi FIUGGI. Dal congresso di fondazione dei Socialisti Democratici va emergendo con chiarezza la volontà dei socialisti di perseguire il progetto dell'unità collocandosi come la terza sinistra non subalterna, anzi paritaria, a quella rappresentata da D'Alema e a quella di Rifondazione. Di qui, quindi, il rifiuto a partecipare al progetto politico della Cosa 2, pur con la volontà di «continuare a confrontarsi nel dialogo», come ha precisato Ottaviano Del Turco. «Oggi si può essere due sinistre diverse senza essere in conflitto», ha risposto Walter Veltroni, intervenuto ieri al congresso, sgombrando il campo dalle divisioni del passato, anche se «difficili da cancellare con un colpo di spugna». «I Socialisti Italiani e la Quercia possono e devono collaborare, nella consapevolezza che siamo diversi ma possiamo non essere nemici», ha insistito Veltroni, sottolineando che oggi è essenziale per il Paese «garantire la stabilità» per cui è ineludibile la prospettiva di un bipolarismo compiuto. Il congresso, cominciato venerdì al Palaterme di Fiuggi, si conclude oggi con gli interventi di Intuii, Schietroma e Boselli. Non è prevista l'approvazione di alcun documento, ma si darà l'avvio ufficiale del tesseramento dello Sdi - Socialisti Democratici Italiani - atto che sancisce la riunificazione tra le tre componenti storiche della diaspora socialista: il «Sì» di Boselli e Del Turco, il Ps di Ugo Intini, il Psdi di Schietroma, oltre al movimento di autonomia laburista di Ronchitelli ed alcune singole personalità come Claudio Martelli e Ferdinando Im- posimato. Il tesseramento formerà la base che dovrà portare nel gennaio-febbraio 1999 al congresso del nuovo partito. E quasi a sottolineare la fase ancora di transizione, le assise di Fiuggi, oltre a non concludersi con un documento, non eleggeranno né segretario né cariche statutarie: verrà nominato solo un comitato di presidenza, retto da un presidente, probabilmente lo stesso Enrico Boselli, affiancato da due coordinatori, probabilmente Intini e Schietroma, incaricato di portare il partito al congresso. Nel dibattito sono comunque emerse sfumature diverse sui rapporti a sinistra. In particolare, quella di Intini, che intende l'Ulivo come posizione non definita e non definitiva. E quella di Martelli che sostiene la necessità di una sinistra autonoma e capace di far cambiare l'Ulivo. Martelli ha tra l'altro chiamato i socialisti a riscoprire il proprio ruolo e collocazione nella sinistra riconquistando i tre milioni di voti andati a Forza Italia. [st. a] Claudio Martelli

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