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Oggi arrivano Scalfaro e Prodi I funerali Oggi arrivano Scalfaro e Prodi NAPOLI. Il numero dei morti sale inesorabilmente. Il bilancio della sciagura è per ora di 116 morti, mentre la Protezione civile continua a non diffondere il dato dei dispersi per evitare le confusioni e l'alternarsi di cifre dei primi giorni. Ma secondo il Comune di Sarno, il centro più colpito, mancano ancora all'appello tra le 140 e le 150 persone. Gli sfollati in attesa di una sistemazione sono per ora quasi 1500. E mentre le ruspe continuano a lavorare, oggi a Sarno è previsto l'arrivo del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e del presidente del Consiglio Romano Prodi che parteciperanno ai funerali di 80 delle 97 vittime estratte dalla coltre di fango. Si preannunciano ore di dolore e tensione per la cerimonia che sarà celebrata dal vescovo Gioachino Illiano nel campo sportivo. Il Comune ha indetto il lutto cittadino, ma ha anche invitato i giornalisti a non intervistare i familiari dei defunti «in segno di rispetto per il loro dolore». Si scava per cercare di individuare persone ancora in vita sotto la colata di fango - una speranza che si affievolisce sempre di più - ma sulle montagne che sovrastano Sarno, Quindici, Siano, Bracigliano, i geologi stanno intanto «censendo le frane» all'origine della catastrofe. O meglio, i movimenti di terreno che assomigliano a slavine, con masse superficiali che precipitano velocemente a valle. Sono 43, delle quali 18 soltanto nel territorio di Sarno. Una diagnosi che dovrebbe preparare le misure necessarie ad evitare che la tragedia si ripeta. Ma nel presente delle comunità colpite c'è''in primo luogo la lòtta contro il tempo. Volontari provenienti da decine di città, dall'Umbria ferita dal terremoto ed anche da altre riazioni affiancano da giorni le squadre dei soccorritori, alle quali si sono aggiunti venerdì 11 vigili del fuoco provenienti da Torino. Tra loro c'è Mario Trematore, che la notte tra l'I 1 e il 12 aprile dello scorso anno impedì che la Smdone fosse distrutta nel rogo divampato nel Duomo. Proprio lui ha salvato ieri un cane rimasto mtrappolato per tre giorni nel fango. Qualcuno, però, continua intanto a temere che a Quindici, sull'altro fronte del disastro, nell'emergenza tenti di insinuarsi la camorra. Alle voci si è aggiunta ieri la proposta del segretario di Rifondazioiie comunista di Avellino che ha chiesto al prefetto rendiconti giornalieri sulla spesa per far fronte alla sciagura, da pubblicare sui quotidiani «per evitare infiltrazioni camorristiche e garantire trasparenza». I gruppi che cercano sopravvissuti e spalano tra macerie, polvere e fango, lavorano con il lutto nel cuore, un lutto che ha spinto i tifosi della Salernitana ad annullare ogni festeggiamento per la promozione in A. [m. e]