Pioggia di voci in Borsa Titoli bancari alle stelle di Valeria Sacchi

Pioggia di voci in Borsa Titoli bancari alle stelle Mibtel in recupero dopo tre giornate «no» Pioggia di voci in Borsa Titoli bancari alle stelle Un salto dell'8,5per cento per Comit Eccesso di rialzo per Banca di Roma MILANO. Trascinata dai bancari, anzi per meglio dire da voci non controllate su un prossimo abbraccio tra Comit e Bancaroma, incoraggiata da Wall Street Piazza Affari chiude la seduta di venerdì con un rialzo del 2,12% del Mibtel. Che consente alla settimana - nonostante l'infilata di tre giornate «no»: martedì, mercoledì e giovedì - di terminare col segno più e un vantaggio del 5,57%. Il mercato continua ad oscillare tra una pazza voglia di Toro e forti sentimenti di prudenza. Gli investitori istituzionali restano fermi, gli scambi sono limitati, tanto è vero che il giro d'affari non supera in valore i 3000 miliardi, una bazzecola rispetto ai 5/6000 miliardi, con punte di 7/8000, che erano la norma degli ultimi mesi. Mentre i rumors la fanno da padroni. A riprova del nervosismo, basti pensare che, dopo una apertura positiva, nel primo pomeriggio il listino aveva cominciato a frenare dopo la diffusione dei dati sul mercato del lavoro Usa, riducendo il progresso dal 2% allo 0,73%. Una sbandata durata pochissimo: la tendenza tornava infatti ad invertire rotta sulla scia della nuova fiammata di Wall Street che, interpretando gli stessi dati in modo contrario, migliorava di oltre 50 punti, facendo scattare i blocchi. Del resto, le stesse voci su Comit-Roma che hanno fatto da traino al listino sembrano di natura soprattutto «speculativa», come ammettono gli stessi operatori. Nonostante questa valutazione, alcuni intermediari hanno addirittura lavorato su ipotesi di concambio di 1 a 3 a favore di Comit mentre i titoli dei due istituti andavano letteralmente alle stelle, tra scambi attivissimi. Per Comit il bilancio finale vede il titolo salire dell'8,52% a quota 10.075 (il massimo erano state le 10.485 lire del 22 aprile scorso), con 21,5 milioni di titoli trattati per un controvalore di 209 miliardi. La Banca di Roma è stata addirittura sospesa per ec- Cesare Geronz cesso di rialzo cinque minuti prima della fine della riunione, con un ultimo prezzo a 3.695 lire che significa un progresso del 9,97% e un nuovo massimo assoluto. Per Bancaroma gli scambi sono stati pari a 11,3 milioni di azioni per un controvalore di 392 miliardi. I prossimi giorni diranno quale fondamento hanno queste voci su una prossima unione tra le due banche. Né si può escludere che la corsa ai due titoli sia da inquadrare in un'ottica diversa, che potrebbe avere origine in battaglie sotterranee per il controllo di uno o di ambedue i gruppi da parte degli attuali azionisti, o di nuovi aspiranti al controllo. Comit e Bancaroma hanno comunque portato vantaggio a tutto il settore del credito. Intesa ha fatto un balzo del 5,49% a 10.600, San Paolo Brescia è migliorata del 9,30% a 10.565 lire, il Credito Italiano è salito dell'1,63% a 10.150, Mediobanca del 2,60% a 23.900 lire. Sul fronte industriale la Fiat ha smorzato i toni trionfalistici finendo a meno 0,67%, ma Pirelli e Eni sono migliorate del 4,41% e dello 0,91%. Bene anche Telecom che, in attesa di indicazioni del consiglio di amministrazione, va avanti dell'1,22%. Il titolo Tim viceversa chiude sui livelli del giorno precedente. Tutte positive le altre Borse europee, salvo Parigi chiusa per la festa della Vittoria, trascinate dal ritrovato ottimismo di New York. Zurigo ha guadagnato lo 0,68%, Francoforte l'I,38%, Londra mezzo punto. Quanto a Wall Street, ha marciato all'insegna del Toro dopo i dati sulla disoccupazione di aprile che la indicano al 4,3%, livello minimo dal 1970. Sostenuto da un forte afflusso di liquidità dai fondi (attirati dai prezzi più convenienti dopo i ribassi di mercoledì e giovedì), il Dow Jones a metà seduta era in progresso di oltre 97 punti, nonostante i dati sull'occupazione americana. Valeria Sacchi Cesare Geronzi

Persone citate: Cesare Geronzi, Intesa

Luoghi citati: Brescia, Francoforte, Londra, Milano, New York, Parigi, San Paolo