«L'Ecofin conterà di più» di Francesco Manacorda

«L'Ecofin conterà di più» «L'Ecofin conterà di più» Padoa Schioppo,: non è pensabile troppo potere alla Banca centrale BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «L'indipendenza è assolutamente necessaria, la solitudine è altra cosa. La Bce sarà obbligata ad avere una concezione della costruzione europea». Dopo il monetarismo di stampo germanico di Wim Duisenberg, ieri al Parlamento di Bruxelles ha debuttato l'anima sociale e politica della Banca centrale europea nella persona di Tommaso PadoaSchioppa. Nel secondo e ultimo giorno di audizioni dei sei candidati al direttorio Bce davanti ai parlamentari, che dovranno votare il loro gradimento mercoledì prossimo, l'ex vicedirettore generale di Bankitalia e oggi presidente della Consob è apparso più preoccupato di Duisenberg dei problemi della disoccupazione e più attento alla necessità di costruire una politica economica europea che faccia da contrappeso al ruolo svolto dalla Bce sul fronte monetario. Dopo di lui anche Christian Noyer, candidato francese alla vicepresidenza, ha dato qualche segnale di divergenza da Duisenberg, ad esempio quando ha affermato che in Europa è già raggiunta la stabilità dei prezzi. Senza paura di dire «non lo so» in qualche occasione, ad esempio quando un deputato gli chiede se la Bce potrebbe rialzare i tassi («ma non penso che bisogna dare segnali di forza senza necessità, sarebbero piuttosto segnali di debolezza»), Padoa-Schioppa si augura «la costruzione di strumenti equivalenti alla Bce» sul piano politico, «non solo per la costruzione europea, ma anche per la moneta europea. Il dibattito sul governo economico è una questione centrale». Ma non prevede tanto il rafforzarsi dell'Euro-X quel circolo informale dei ministri finanziari degli Undici che i francesi hanno creato e vorrebbero far crescere - quanto piuttosto un maggior peso dell'Ecofin con tutti e quindici i suoi membri. «Contro l'Euro-X c'è il fatto che è istituzionalmente debole, dato che non è previsto dal Trattato, in favore la sua omogeneità con la zona Euro. Io penso che la debolezza vinca la forza e che l'Euro cambierà la natura dell'Ecofin più di quanto investirà di potere un altro organismo». Anche sulla disoccupazione Padoa-Schioppa non sembra del tutto in linea con il suo futuro presidente. Rispetto a Duisenberg che giovedì ha citato all'infinito il compito prioritario della Bce di mantenere la stabilità dei prezzi, il banchiere itaMano riprende sì 0 concetto di stabilità, aggiungendo perù che «la disoccupazione è oggi il maggior problema europeo non solo per i governi e la popolazione, ma anche per chi ha a che fare con la politica monetaria. La questione non è di priorità, ma di mezzi». Il rigore che pure dovrà esserci, insomma, dovrà avere come obiettivo ultimo proprio la ripresa dell'occupazione. Dove invece Padoa-Schioppa è d'accordo in pieno con il suo presidente è sulla scarsa influenza che la politica monetaria potrà esercitare «sull'elevato livello di disoccupazione, oggi il maggior problema europeo». «L'idea che la disoccupazione dipenda da politiche macroeconomiche come quella monetaria o fisscale - spiega - si scontra con la constatazione che, ad esempio, in Italia ci sono le stesse politiche ma esistono regioni con disoccupazione molto bassa ed altre con disoccupazione molto elevata». La ricetta è allora microeconomica: «Accordi sul mercato del lavoro, mobilità, condizioni dei contratti incidono molto» sulla disoccupazione. E sempre dal mercato del lavoro potrebbe derivare l'unico pericolo di choc «asimmetrici», cioè quelle crisi che possono colpire un Paese e non gli altri, all'interno della zona Euro. Ormai la politica monetaria spiega Padoa-Schioppa - 6 fatta a livello europeo e le politiche economiche nazionali sono vincolate da! Patto di stabilità: «Hanno ancora un immenso margine di manovra, ma le grandezze sono fissate». In queste condizioni e anche se «gli choc specifici per un Paese sono rarissimi», dato che più spesso si distribuiscono in regioni che possono anche essere internazionali, l'unica turbativa può venire da differenti politiche nazionali per il mercato del lavoro, «ma penso che l'Unione monetaria dovrà riuscire a erodere anche questo fattore di segmentazione». Francesco Manacorda

Persone citate: Christian Noyer, Duisenberg, Padoa Schioppo, Padoa-schioppa, Wim Duisenberg

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Italia