Il Principe del Dottor Sottile di Gad Lerner

Il Principe del Dottor Sottile Un libro di Amato spiega come dovrà essere il politico del futuro Il Principe del Dottor Sottile SE ha ragione Giuliano Amato, possiamo immaginarcelo così il leader politico del futuro: uno che dovrà districarsi tra creme anticellulite fasulle e cartoncini pubblicitari che pendendo dal soffitto dei bus sbattono sulla testa dei passeggeri più alti. Uno che dovrà riflettere intorno all'interrogativo cruciale se gli assorbenti femminili possano o meno essere assimilati ai pannolini. Uno che per districarsi nell'ambiente dei cartomanti ricorre alla consulenza decisiva dell'ex mago pentito fattosi prete che lo aiuterà a distinguere tra predizione del futuro (lecita) e vendita di talismani fasulli (illecita). Chi l'ha detto che la politica è destinata a contare sempre meno in seguito al prevalere delle istituzioni sovrannazionali e alla prepotenza delle forze economiche? Il libro appena pubblicato da Giuliano Amato {Il gusto della libertà, editore Laterza), infarcito di racconti di vita vissuta in tre anni alla guida dell'Antitrust curiosi e paradossali come quelli appena citati, si propone al contrario come un appassionante manuale pratico per il politico del futuro. Altro che declino, il tragitto che gli propone (si propone) Amato è al tempo stesso umile e ambiziosissimo. L'umiltà è quella di un ex presidente del Consiglio che non si limita a regolare la concorrenza tra colossi come Telecom o Mediobanca, ma fa i conti quotidianamente con migliaia di storie curiose dentro il nostro mercato distorto. L'ambizione del politico di sinistra è quella di costruire le regole di una società in cui i potenti dell'economia non possano mai schiacciare i diritti del cittadino e del consumatore. Ne viene fuori, leggendo il libro, la pro- posta di una nuova politica per la quale Amato esibisce i requisiti occorrenti, cioè i valori di fondo e la preparazione tecnica. Valori di fondo. Educare i cittadini al gusto della libertà. Amato racconta delle lettere di protesta ricevute da molti consumatori perché lo stesso prodotto aveva prezzi diversi da negozio a negozio, quasi che il prezzo unico imposto dallo Stato fosse più conveniente della libertà di scegliere. Se. la prende, Amato, con i molti che a sinistra non hanno ancora capito come la liberalizzazione si traduca in abbassamento dei prezzi e miglioramento dei servizi. Accusa Bertinotti che, osteggiando il libero mercato, finisce per favorire i forti che oggi vi predominano. Al contrario, Amato denuncia che se l'Europa ha più disoccupati degli Usa e dell'Inghilterra non dipende dalla globalizzazione e dalle nuove tecnologie, bensì dalle nostre rigidità che limitano insensatamen¬ te l'iniziativa economica. «Non colpire l'avversario negli stinchi, ma porta la palla dove ti pare», è la sua metafora calcistica di un libero mercato nutrito dai valori della sinistra. Preparazione tecnica. Il gusto della libertà è un libro che ci rivela come la politica possa ritrovarsi solo attraverso un salutare bagno di praticità: occupandosi di problemi concreti. Liberi di non crederci, ma risulta interessante leggere perfino le vicissitudini di una fabbrica di soda bulgara acquisita da una multinazionale già troppo forte nel nostro Paese. Per non parlare degli «ermafroditi», cioè di quegli organismi a metà tra il pubblico e il privato - come gli Ordini professionali - in grado di subordinare la libera concorrenza all'interesse di parte. E' imparando a regolare il traffico tra questi numerosi soggetti sociali che i politici potranno recuperare almeno in parte il prestigio e il potere perduti. Solo che bisogna esserne capaci, studiare, elaborare un progetto. In assenza di ciò, fare la voce grossa non serve a niente. Nel tracciare il bilancio dei suoi tre anni all'Antitrust, Giuliano Amato sceglie il basso profilo. Parlando dei colossi dell'economia italiana come Fiat, Mediobanca, Telecom, poco propensi a cedere potere, precisa che «il garante della concorrenza non è un tribunale della storia, ma il giudice di vicende sufficientemente dimensionate». Non ci vuole molto a capire, però, che in futuro, da politico e non più da Autorità neutrale, lui qualche idea ce l'avrebbe anche per cambiare i connotati ai poteri italiani. Gad Lerner L'ex presidente del Consiglio Giuliano Amato

Persone citate: Bertinotti, Giuliano Amato

Luoghi citati: Europa, Inghilterra, Usa