Novità per chi investe: dai Buoni fruttiferi...

Novità per chi investe: dai Buoni fruttiferi... Novità per chi investe: dai Buoni fruttiferi... ADDIO seminatore sui Buoni postali: dopo 74 anni di onorato servizio (i primi Buoni sono stati emessi 1'1/3/25) anche per lui scocca l'ora della pensione. Sarà sostituito da una immagine più moderna e aderente alla nuova realtà europea, visto che dal primo gennaio del prossimo anno anche questi titoli, come tutti gli altri strumenti del mercato finanziario, saranno denominati in Euro. RENDIMENTI Non cambieranno, tuttavia, le caratteristiche dei Buoni, che manterranno inalterato il sistema di calcolo dei rendimenti poiché la specificità del risparmio postale, in Italia come nel resto dei Paesi che entreranno nella prima fase dell'unione monetaria, non verrà meno, anche se potranno essere previsti nuovi prodotti. DISPONIBILI SU CARTA I Buoni resteranno gli unici titoli del risparmio pubblico a essere ancora disponibili su carta. La «smaterializzazione» non li riguarda: si potrà, dunque, ancora andare allo sportello, comprarli e portarli a casa anche se avranno un nuovo look: l'indicazione del valore in Euro, infatti, non provocherà altro che la necessità di fare i conti con le cifre decimali imposte dal passaggio alla nuova valuta. EMISSIONI '99 Le novità, però, non riguarderanno i buoni già emessi: saranno infatti soltanto le nuove emissioni nella fase transitoria - vale a dire per i tre anni compresi tra l'I gennaio '99 e il 31 dicembre 2001 -< a riportare l'indicazione del controvalore in Euro. Per acquistare anche queste emissioni, si continuerà a usare le lire per operazioni in contanti, mentre potranno esse re sottoscritti direttamente in Euro, utilizzando strumenti di pagamento diversi, come asse gni circolari, postali o movi menti di conto. E, almeno ancora per alcuni mesi, potranno essere accontentati anche gli affezionati dei Buoni con l'effigie del seminatore: ci sarà, infatti, la possibilità di continuare ad acquistarli chiedendoli espressamente, fino a che lo scorte degli stampati non saranno esaurite. NESSUNA PRESCRIZIONE E i titoli in lire non diverranno un semplice ricordo da incorniciare, poiché, anche con l'avvento dell'Euro non perderanno valore né cadranno automaticamente in prescrizione. Al contrario, faranno compagnia ai titoli emessi nella nuova valuta fino a quando non scadrà il termine massimo previsto all'atto della loro emissione. Anche chi ha i titoli emessi 20 o 25 anni fa, insomma, può stare tranquillo perché, quando lo vorrà, potrà andare a incassare le somme maturate senza il rischio di cattive sorprese. RIMBORSI IN LIRE Per quel che riguarda i rimborsi, comunque, bisogna distinguere due fasi: durante tutto il periodo transitorio, avverranno in lire in tutti i casi in cui l'operazione è regolata in contanti, sia che si tratti di buoni emessi in Euro sia che si tratti dei vecchi buoni con il seminatore. A richiesta, invece, si potrà ottenere, anche per questi ultimi, il pagamento nella nuova valuta europea, ovviamente, però, solo utilizzando gli strumenti diversi dal contante. Tutti coloro che incasseranno i Buoni a partire dal gennaio del 2002, invece, al momento del rimborso otterranno il controvalore in Euro. CONVERSIONE Non ci sarà, dunque, bisogno di alcuna operazione particolare né, tantomeno, di recarsi allo sportello nei prossimi mesi per cambiare i vecchi Buoni con quelh' di nuovo modello e neppure per adeguarli alla nuova valuta. Tutto avverrà automati camente, senza commissioni e senza sorprese per quel che riguarda il tasso di interesse: anche nel caso del risparmio postale, infatti, sarà rispettato il principio in base al quale non ci sarà alcun ritocco dei tassi fissi - come sono appunto quelli sui Buoni postali - per tutti i titoli emessi prima dell'avvento dell'Euro. Così come non è previsto alcun aggravio dei costi a carico dei sottoscrittori per le operazioni relative al cambio della valuta e al ricalcolo degli interessi in Euro. ALL'INCASSO Al momento della conversione, invece, sarà assicurata la contabilizzazione di tutti i decimali cosicché non ci saranno perdite sul capitale né sugli interessi accumulati ma, eventualmente, solo arrotondamenti a favore del sottoscrittore. Chi possiede i vecchi Buoni che rendono ancora più del 10% netto all'anno potrà, dunque, incassarli alla scadenza dei 30 anni senza timori di perdere quanto accumulato, o di vedersi costretto a pagare per la conversione. E non potrà essere costretto ad accettare una valuta diversa dalle lire, se vuol incassare in contanti, fino a che l'uso dell'Euro non sarà diventato obbligatorio per tutti. LIBRETTI Il passaggio indolore alla moneta europea riguarda anche i libretti postali: dal primo gennaio in poi tutti quelli nuovi potranno essere denominati non più soltanto in lire, bensì anche in Euro, e gli interessi saranno contabilizzati nella valuta corrispondente, ma questa sarà sempre e solo una libera scelta del sottoscrittore. Anche i versamenti e i prelievi potranno essere effettuati con il controvalore sia in lire che in Euro e, oltretutto, questo potrà avvenire a prescindere dalla valuta nella quale è denominato il libretto. In questo caso la conversione dell'importo sarà fatta di rettamente allo sportello al momento dell'operazione, senza la necessità di prenotarsi in anticipo per cambiare la valuta, e senza oneri aggiuntivi di alcun tipo. Ovviamente, per i contanti si potranno utilizzare ancora soltanto le lire fino alla fine del periodo transitorio, ma nulla vieta che l'importo corrispondente sia accreditato fin da subito in Euro per comodità. CAMBIAMENTI La possibilità di scegliere tra le valute riguarda comunque tutti i sottoscrittori di libretti postali: anche per i «vecchi», dal primo gennaio '99 c'è l'opportunità di usare l'Euro, ma senza conversione automatica. L'introduzione della valuta europea, infatti, non provocherà alcun cambiamento, di per sé, per i libretti già accesi: non ci sarà estinzione, sostituzione né modifica di alcun tipo, esattamente come per i Buoni postali. NUOVO LOOK Non è escluso che anche i nuovi libretti possano avere un rinnovato look, ma questo non vuol dire che gli altri non saranno più utilizzabili o che sarà necessario andare allo sportello per fare segnare i nuovi importi in Euro o per aggiornare i tassi. Chi lo vorrà, potrà chiedere la conversione del saldo e, in tal caso, gli interessi saranno calcolati in questa valuta, mentre ovviamente non avrà alcun riflesso sugli interessi la scelta della moneta. La conversione automatica scatterà a partire dal gennaio 2002: allora, tutti i libretti saranno denominati esclusivamente in Euro, ma la conversione sarà a costo zero per i titolari (che non dovranno occuparsene in anticipo). L'operazione, infatti, sarà effettuata automaticamente in occasione del primo prelievo o del primo versamento fatti allo sportello in una data successiva al primo gennaio del 2002. Antonella Donati

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