Sportineria

Sportineria Sportineria SE si è automobilisti, bisogna fare attenzione a non tamponare e a non essere tamponati: Torino in questi ultimi tempi è diventata una città nuda, ma proprio nuda-nuda (niente a che vedere con la «naked city» che servì da titolo da un celebre giallo Usa del primo dopoguerra), e la vista di tanti manifesti, incollati specialmente su staccionate di cantieri, su muri di case del centro, può causare reazioni perniciose nel traffico, come frenate proprie e/o telescopie in caso di frenate altrui. Non c'entra la cartellonistica pubblicitaria, che ultimamente si è rivestita abbastanza, casomai sfogando i propri pruriti in immagini di gesti spinti: vi raccomandiamo (beh) specie vecchietta & vecchietto di una marca di jeans. Si tratta degli avvisi di sale di strip-tease, di live-show, addirittura esplicitamente di porno-show, che hanno aperto tutte insieme a Torino, non sappiamo se in concomitanza con la chiusura del glorioso tempio nudista del teatro Ambra, che comunque vive e lotta in altre sedi, o dell'afflusso turistico per motivi religioso o automobilistici, cioè pur sempre visitatori a migliaia, con interessi nobili ma carne anche debole, o della chiusura di molti «privés» bor- dellosi. Ormai però si fronteggiano, si susseguono, si combattono gli inviti ad almeno quattro sale dove valorose signorine dai nomi provocanti, allusivi, costruiti usando un po' tutte le lingue, si spogliano, si autodeterminano anche con strumenti, si offrono a controlli da parte degli spettatori più maschio si. Molto probabilmente non esiste simile offerta - e parliamo di inviti stampati, espliciti in nessun'altra città italiana, e chissà se Parigi, Amsterdam, Amburgo, Barcellona, Bangkok, le capitali cioè del sesso in sceDa, non cominciano a preoccuparsi. Ma i torinesi sanno, rifletto no? Sembra di no, casomai ve dono (i manifesti) e poi, pagan do il biglietto, guardano (gli spettacoli). Le offerte sono ab bastanza esplicite, alcune si soffermano anche sulle specialità delle attrici, o sui loro forti nomi di battaglia: per tutti un sensazionale finissimo «la muc ca nuda». Se la metabolizzazio ne anche di questa fioritura murale è in corso, se forse è già finita senza nessuna allergia cittadina, vada il merito a Tori no: a meno che nessuno si sia preoccupato perché tutti sono certi che anche questo primato, epidermico se ce n'è uno, ci verrà portato via.

Luoghi citati: Amburgo, Amsterdam, Bangkok, Barcellona, Parigi, Torino, Usa