GIARDINO DEI CILIEGI di M. S.

GIARDINO DEI CILIEGI A SAN FILIPPO GIARDINO DEI CILIEGI Gli Artisti Associati e un celebre Cechov ANCORA un grande classico come banco di prova per i numerosi allievi di Paolo Trenta e del Gruppo Artisti Associati Teatro San Filippo: all'interno della stagione «La valigia dell'avvocato», all'Oratorio San Filippo, il 9 (alle 21,15) e il 10 maggio (alle 15,30 e alle 21,15), sarà la volta di Cechov con «Il giardino dei ciliegi», diretto come sempre da Trenta, con la musica di Stefano Maccagno, le scene di Aldo Venezia, i costumi di Sarah Casacci e Daniela Rostirolla, movimenti di Simona Maggi. Trenta spiega che sarà un allestimento nel solco della tradizione, senza particolari scelte interpretative ma con un vezzo, quello di far partire il capolavoro, scritto tra il 1902 e il 1903 a Jalta, come se si trattasse di vaudeville, per trasfomarlo solo più avanti nel dramma fatto di silenzi e desolazione. Cechov era in¬ fatti convinto di scrivere una commedia leggera, quasi una farsa, «gaia», come scrisse l'autore stesso alla moglie. Cechov l'aveva composta per Stanislavskij, che la giudicò il suo miglior lavoro teatrale: «Non è una commedia, come dite voi, ma una tragedia, qualunque sia la via d'uscita che voi aprite nell'ultimo atto...», gli rispose. Così si dipanerà sul palco la storia di Ljuba - Cristina Lagorio - e del fratello Gaiev - Graziano Trevisi -, ultimi rappresentanti di una nobiltà terriera decadente nella Russia zarista, costretti a mettere all'asta la vecchia casa di famiglia col suo bellissimo e antico giardino dei ciliegi, attorno al quale gira tutta una folla di personaggi che dipingono mirabilmente lo spirito di quel tempo, tra una primavera e un autunno (ingresso libero, tel. 54.11.36). [m. s.]

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