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S.O.S. RIVISTE S.O.S. RIVISTE All'Unione Culturale mostra di periodici CI voleva Alba Morino, traduttrice, lettrice, docente universitaria, attenta operatrice culturale insomma, per riproporre il tema della perdita di valore delle riviste di cultura oggi, creando un'associazione denominata Salvanda - Riviste di cultura una specie da salvare. Riviste che fanno piccoli numeri, lette da qualche centinaio di lettori, ma che consentono a piccole élites intellettuali di non sentirsi sole, di mettere in comune idee e forme di scritture, di allevare giovani all'impegno sociale e politico, di rinnovare a piccoli passi il gran fragore delle notizie uniformemente allevate alla gran corte dei media. E l'Unione Culturale, che alle riviste che hanno fatto la cultura degli anni Sessanta e Settanta sta dedicando alcune conferenze, non si è lasciata scappare l'occasione di mettere in mostra il lavoro della Morino esponendo le riviste, autofinanziate e legate molto spesso a territori o a identità ben precise. In occasione dell'inaugurazione della mostra (già presentata con successo all'Università Statale di Milano), martedì 5 maggio, alle ore 21, nella sede dell'Unione in via C. Battisti 4/b Giuliano Landolfi di «Atelier», Alfio Mastropaolo di «Nuvole», Davide Mondi di «Rendiconti» e la stessa Alba Morino di «EnnErre Le nostre ragioni» presenteranno i progetti culturali delle loro riviste. La mostra rimarrà aperta fino all'8 maggio, dal lunedì al venerdì (dalle 15 alle 19). Quasi tutte accomunate da problemi distributivi, dalla gestione ordinaria, dalla necessità di dare seguito a occasioni di incontro spesso di troppo breve durata. Qualcuno, troppo ben inserito nella marmellata mediatica, dirà: ma perché non mettete tutto su Internet? Si risolverebbero i problemi di gestione ordinaria, ma non quelli di visibilità. E poi, perché privarci del piacere del fare il giornale, di annusare il profumo della tipografia, di sporcarsi le mani cercando immagini nella nostra biblioteca di casa per farci venire un'idea di grafica? Le riviste culturali, per le quali la Morino e amici propongono una Carta Salvanda, un WWF del pensiero stampato, sono sintomo di libertà, progettualità e manualità. Paolo Verri