Cattive Ragazze

Cattive Ragazze Cattive Ragazze AH, gli scrittori! Chissà che conversazioni dotte, penserete, che sensibilità acute! Be', vi sbagliate; e per dimostrarvelo, vi raccontiamo una cena a casa dello scrittore ER, con la Bionda e con un autore che chiameremo Geppo e che, di passaggio a Torino, ha espresso il desiderio di incontrare i due colleghi. Dunque eccoli tutti e tre da ER, nella spartana cucina di un trentenne che vive da solo. ER spignatta, la Bionda neanche finge di aiutarlo, e Geppo chiede un ansiolitico. Gli altri due si guardano: un po' insolito, come aperitivo. Comunque no, ERnon ne usa... imperdonabile pecca: percbé Geppo deve ripiegare su un'altra cura per sedare i propri nervi - e cioè, angariare quelli altrui: seduti a tavola, ER e la Bionda si sorbiscono i fiumi verbali di Geppo, che è amicisssssimo di questo, pappa e ciccia di quello, erede dell'altro... mtimiditi dall'eloquio e dalle conoscenze (Questo, Quello e Altro sono, ovvio, dei vip), i due si difendono appena, inserendo poche parole nei rari secondi in cui Geppo, per trangugiare la cena {senza masticare), tace. Si trasferiscono poi in soggiorno: ER e la Bionda si accasciano su un divano, Geppo si rannicchia su una poltrona, indossa un golf («Con questo freddo ci vuole il cachemirino, no?») e, accenden¬ do una sigaretta dopo l'altra e tracannando vino a garganella, continua a delirare: lo spettacolo in suo onore organizzato da Tizio, il party a cui l'ha invitato Caio, il vernissage dove ha incontrato Sempronio... ER e la Bionda, impotenti, si guardano; quando Geppo annuncia «Okay, siamo in vena di autoconfessioni» e racconta una sua travolgente storia d'amore, addirittura escono dalla stanza - e, mentre Geppo imperterrito narra, si appoggiano sconsolati l'uno all'altro. Rientrano quando Geppo dichiara di aver voglia, massi, di pop commerciale e infila nel lettore un ed degli Oasis: che adesso stia zitto? Macché, continua a straparlare, finché non regala ai colleghi la chicca della serata: «Ero alla festa di Andy [Warhol, n.d.r.] quando è entrata Patty [Smith, n.d.r.] ; lì per lì non mi har riconosciuto, ma poi mi ha baciato i piedi». Eh no, a tutto c'è un limite; ER annuncia pressanti impegni per il giorno dopo e, miracolo!, la Bionda riesce a trascinare via Geppo. Peccato che le tocchi accompagnarlo in albergo: così, lui fa ancora in tempo a chiamarla Wanda e a salutarla con un raccapricciante «Ciau Micia». Impossibile riferirvi il sapore, la bellezza del silenzio seguito al saluto di Geppo. Ma adesso conoscete l'ineffabile poesia delle serate intellettuali.

Luoghi citati: Torino