La coscienza di ZERO
La coscienza di ZERO Ieri sera in concerto a Firenze: un'atmosfera per famiglie e un appello per la sicurezza sulle strade La coscienza di ZERO FIRENZE DAL NOSTRO INVIATO Coloro che guardano con sufficienza il mondo della canzone popolare e non riescono a cogliere le ragioni del suo radicamento fra la gente comune, avrebbero dovuto essere qui al Palasport di Firenze, ieri sera, a contemplare la folla arrivata a festeggiare il debutto del tour di Renato Zero. Intere famiglie, dai nonni ai nipotini; una montagna di ragazzi ma anche anziane coppie raggruppate, che avanzavano incoraggiandosi a vicenda fra la folla variopinta: come non accade a nessun altro concerto pop, di solito dominio di giovanissimi. Il rinnovato successo di Renato Zero è più popolaresco che mai, palpabile più nei concerti che non nella produzione discografica, pure assai seguita. Quasi trent'anni di carriera segnati da alti e bassi registrano un'impennata nel momento in cui egli torna a parlare di amore e sentimenti con il nuovo album «Amore dopo amore». A Firenze, il re dei sorcini terrà in tutto sei concerti, per un totale di 36 mila spettatori; ma ben 7 sono diventate le date al Palaeur della sua Roma, con un'affluenza prevista di più di 80 mila persone; e tre al Forum di Milano, che significa più di 30 mila fans. Renato Fiacchini in arte Zero, 48 anni, dà sfogo alla sua naturale attitudine retorica. Canta, e parla. Di problemi collettivi, di sentimenti semplici come l'affetto e l'amicizia, che gli hanno ispirato «La grande assente», dedicata a Mimi Martini. Spesso chiama in causa la disperazione, quella che incontra nella sua professione di predicatore musicale: egli resta un punto di riferimento per gli ex ragazzi che lo seguono dagli inizi, e che si riconoscono più nella sua filosofia del buon senso comune che non nelle prediche dei profeti istituzionali. Per questo, il Governo lo ha scelto come testimonial di una campagna sulla sicurezza stradale: e ieri sera, nel gran finale, ha dato un bell'esempio di come la sua immaginazione sia naturalmente didascalica. Bambole gonfiabili vere, in abbigliamento assai kitsch, lamentavano incidenti stradali: «Renato Renato...», invocavano. E lui: «Mettetevi la cintura. La vita è lo spettacolo più bello del mondo». Uno sbocco teatrale per la pubblicità progresso. L'ex ragazzo di borgata che per primo osò in Italia nei Settanta portare sulle scene il pop en travesti, seguendo le orme di David Bowie in Inghilterra, sa annusare il vento e gli umori. Ieri sera, al festeggiatissimo debutto, l'apertura è stata per esempio con la nuova «L'Italiana», sorta di canzone politica che suona come una dichiarazione d'amore al nostro Paese: «Folle nostalgico vivo di questa mia utopia... democrazia...». Con una testa di riccioli nuovi, era entrato in scena da una botola, portandosi dietro una rete nella quale erano impigliati pesci e vari oggetti; indossava un frac bordeaux. I travestimenti fantasiosi sono uno degli elementi di richiamo di questi spettacoli; nel tempo, l'immaginazione talvolta debordante e barocca di Zero si è tutt'altro che sopita, e qui sfoggia più di venti costumi. Eccolo durante «L'equilibrista» con una giacca sulla quale sono cucite tante verosimili colombe; e «Nei giardini che nessuno sa», sulle spalle ha incollate due foche con la palla sul naso. Per «Sesso O Esse» è attorcigliato da un serpente. Durante «Erotica Apparenza», sulla mania per la chirurgia estetica, due enormi labbra gonfiate di gomma troneggiano sul palcoscenico mentre lui canta vestito da clown. Il mondo circense è una costante della sua poetica. A lungo egli ha girato l'Italia cantando sotto un tendone da circo; qui il richiamo ricorre scenograficamente da «I migliori anni della nostra vita» in poi, con dipinti di clown e leoni in gabbia. Una produzione ambiziosa, e un concerto anche coraggioso dal punto di vista musicale, che parte bene e però finisce in discesa, che non punta solo sui brani più noti; con sette musicisti fra i quali l'eccel¬ lente chitarrista e produttore Phil Palmer ormai di casa in Italia. Marinella Venegoni Le date del tour: stasera e domani Firenze, 11 Pescara, 12 Caserta, 14 Torino, 15 Verona, 16 Brescia, 18 Treviso, 19 Bologna, 20/21 e 24/25 Roma, 27 Marsala, 29 Acireale, 30 Reggio Calabria. Primo giugno Bari, 3 Genova, 5 Parma, 6 Pesaro, 8/10 Milano, 12/14 Roma 16, 18 e 19 Firenze Trionfa con dichiarazioni d'amore al nostro Paese, atmosfere kitsch e canzoni in salsa popolaresca
Persone citate: David Bowie, Durante, Marinella Venegoni, Mimi Martini, Phil Palmer, Renato Fiacchini, Renato Renato, Renato Zero, Zero Firenze
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