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Intesa fatta sulla bozza del Dpef Prc la voterà Intesa fatta sulla bozza del Dpef ROMA. La maggioranza ha messo a punto la bozza di risoluzione parlamentare sul Dpef. Rifondazione, come previsto, non la firmerà, ma voterà a favore. Confermate le anticipazioni sulla struttura della manovra per il '99 che dovrà contenere tagli alle spese «strutturali» e che sarà varata con un unico collegato «snello» al quale si accompagneranno altri collegati fuori dalla sessione di bilancio. La bozza della risoluzione, che dovrà essere votata da Camera e Senato la prossima settimana, è stata definita nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato i relatori al Dpef, i presidenti e i capigruppo di maggioranza delle commissioni Bilancio. Per il governo erano presenti il rninistro deUe Finanze Vincenzo Visco e i sottosegretari Piero Giarda, Giorgio Macciotta e Filippo Cavazzuti. Tra le novità, gli interventi contro il dissesto idrogeologico, che vengono definiti dalla risoluzione «una priorità», e un riferimento esplicito a misure «di carattere operativo o fiscale» per favorire l'accesso delle piccole e medie imprese in Borsa. Quanto all'entità della manovra, la risoluzione conferma le cifre contenute nel Dpef, ma chiede che i 9500 miliardi di risparmi sul totale di 13.500 miliardi siano realizzati «con interventi di cai-attere strutturale». Come preannunciato, il Parlamento inviterà il governo a ricontrattare gli accordi in sede Ue su fondi strutturali e fiscalizzazione degli oneri sociali, e a chiedere un abbattimento dell'aliquota Iva nei settori ad alta intensità di lavoro, a partire dall'edilizia. Sul capitolo lavoro, assunto tra gli obiettivi di politica economica con una riduzione della disoccupazione sotto il 10% in tre anni, la risoluzione chiede che vengano ampliate le azioni previste nel patto per il lavoro del '97. Si dovrà procedere alla discussione del ddl sulle 35 ore e andrà definito un piano nazionale conforme alle conclusioni del Consiglio di Lussemburgo. [Radiocor]