Consiglio rovente per la Telecom di R. R.

Consiglio rovente per la Telecom Consiglio rovente per la Telecom Oggi tocca a bilancio, alleanze e nomine ROMA. Ieri a mezzogiorno a Palazzo Chigi. Oggi alle 15 riunisce il consiglio di amministrazione. Gian Mario Rossignolo, presidente della Telecom Italia, è impegnato su più fronti. E la stessa seduta del cda presenta un ordine del giorno ricco come non mai: approvazione del bilancio, esame delle strategie internazionali, ingresso di due nuovi componenti, diversa organizzazione aziendale. Insomma, la Telecom vive giorni intensi e la fase di transizione che sta attraversando è quanto mai animata se non agitata. Ma del resto i cambiamenti sono tanti: da ottobre la società è privatizzata, da gennaio è insediato Rossignolo, dallo scorso aprile c'è un nuovo alleato, la Cable &• Wireless. Ed è inevitabile che di questo, ma anche di molto altro, si sia parlato ieri nell'incontro avuto a Palazzo Chigi da Rossignolo con il sottosegretario alla presidenza Enrico Micheli. Il governo di Romano Prodi sembra seguire con attenzione i primi passi dell'azienda che gestisce i telefoni dopo la vendita delle azioni in mano allo Stato. Fra l'altro il governo si sta impegnando per stimolare la concorrenza nelle telecomunicazioni, in applicazione delle direttive europee. In particolare sono sotto osservazione le tariffe di interconnessione, cioè il prezzo applicato dalla Telecom agli operatori che utilizzano la sua rete per offrire il loro servizio. Non si può escludere che nell'incontro a Palazzo Chigi ci sia stato almeno qualche accenno alle due cooptazioni, cioè ai due ingressi in consiglio che lo stesso cda deve decidere oggi. Devono essere sostituiti Mark Baker, rappresentante del colosso americano At&t e dimissionario dopo il mancato acquisto di una quota di azioni da parte del suo gruppo (ormai quasi ex alleato della Telecom), e Tomaso Tommasi Di Vignano, ex amministratore delegato. Per i due posti si parla con insistenza di Roberto Poli, consigliere della Mondadori, e Piergaetano Marchetti, esperto di diritto societario ed ex consigliere Mediobanca. Appare difficile che oggi stesso una casella possa essere assegnata a un rappresentante dei dipendenti azionisti: una delle sei associazioni che rappresentano i soci-lavoratori (che detengono oltre il 3%) candida Vito Scalia, ex vicepresidente Sip; un'altra lo boccia. Non trova conferme la voce del rinvio di entrambe le coo- ptazioni. Mark Baker non ha solo lasciato la Telecom. Si è appreso che ha abbandonato l'incarico di vicedirettore generale estero dell'At&t per diventare amministratore delegato dell'Usa Global Link. E questa uscita potrebbe essere la conferma di un momento non particolarmente felice del gruppo americano dal quale si è allontanata la Telecom. Una verifica delle strategie internazionali dell'azienda italiana è comunque prevista oggi. Il consiglio potrebbe valutare la scelta a favore della Cable & Wireless ed è anche previsto un intervento di Lucio Izzo, rappresentante del tesoro. Salvo l'indicazione del dividendo non sono previste novità per quanto riguarda i conti. Il bilancio 1997 si chiude con un utile netto di 2300 miliardi. [r. r.]

Luoghi citati: Roma, Usa