Raptus della violinista teatro crivellalo di colpi

Raptus della violinista teatro crivellalo di colpi La Grindenko spara durante le prove: così mi distendo Raptus della violinista teatro crivellalo di colpi UDINE DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dal podio al tiro a segno, le note di un'aria, poi uno sparo, un colpo di bacchetta e uno in canna. Lo stress da prima mondiale ha giocato un brutto scherzo a Tatjana Grindenko, quarantenne virtuosa del violino e direttrice della Accademia di Musica Antica di Mosca. Pochi giorni fa ha crivellato di colpi la sala prove del Teatro Giovanni da Udine, mentre preparava l'esecuzione del «Re pastore». Un pericoloso capriccio d'artista, «eseguito» in una o più solitarie pause di lavoro, con una pistola ad aria compressa caricata a piombo, e trapelato soltanto a concerto concluso: è costato alla direttrice una denuncia per importazione e detenzione di arma da sparo e danneggiamento. La Grindenko avrebbe esploso in tutto 182 colpi. Bersaglio grosso i muri e l'arredamento del teatro; ma la musicista ha centrato anche la porta in acciaio di un ascensore, e il quadro «Teatro del mito», acrilico di Fernando De Filippi, direttore dell'Accademia di Brera. L'autore si è già offerto di restaurarlo gratuitamente, mentre la Grindenko ha versato al Comune di Udine 10 milioni di lire. L'artista, identificata dalla polizia poche ore prima di salire sul podio, su segnalazione degli addetti alle pulizie che avevano scoperto i segni delle esercitazioni da poligono (nessun altro, in quelle ore, poteva aver avuto accesso al teatro), avrebbe detto di avere sparato per liberarsi dallo stress che l'opprimeva. «L'ho fatto per rilassarmi», avrebbe detto, confermando la prima lettura sugli imprevedibili effetti che la tensione può avere su artisti impegnati allo stremo, data dallo psicoterapeuta Paolo Veronese. La Grindenko ha subito consegnato la pistola: un modello ad aria compressa acquistato negli Stati Uniti, dov'è considerata arma giocattolo. L'artista è poi salita regolarmente sul palco mentre dietro l'orchestra iniziavano le frenetiche trattative per il risarcimento. «Siamo tutti amareggiati - si è scusato un dirigente dell'assessorato alla Cultura di Udine, Angelo Ventura mai avremmo immaginato che l'artista russa si rilassasse sparando». Le sorti giudiziarie della musicista sono nelle mani del sostituto Leghissa: dovrà decidere se chiedere il rinvio a giudizio. Ieri la Grindenko si è esibita a Lucca. Michele Meloni

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