Clinton, scandalo sulla Tienanmen

Clinton, scandalo sulla Tienanmen Nessun leader straniero l'ha fatto dopo l'89, critiche dalla Washington Post Clinton, scandalo sulla Tienanmen A giugno in Cina parlerà nella piazza della strage WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La Casa Bianca conferma: il presidente Clinton comincerà la sua storica visita in Cina alla fine di giugno pronunciando un discorso dalla piazza Tienanmen. La notizia sta già scatenando proteste negli Stati Uniti, ma questo era il prezzo che il governo cinese chiedeva. E l'amministrazione ha deciso di pagarlo. Sarà la prima volta dal massacro di Tienanmen di nove anni fa che un leader occidentale pronuncerà un discorso dalla piazza. E il fatto che dal podio, fiancheggiato dal presidente Jiang Zemin, parlerà proprio Clinton - il leader della maggio- re potenza mondiale - rappresenta una vittoria diplomatica importante agli occhi delle autorità di Pechino. «Clinton è molto abile in queste circostanze e cercherà di sfruttare l'occasione a suo vantaggio, magari con un discorso sui diritti umani», ci dice Helmut Sonnenfeldt, uno dei veterani dell'establishment americano di politica estera. «Ma la sua presenza a Tienanmen lo renderà vulnerabile agli attacchi di coloro che già lo criticano sul fronte morale». Attacchi che del resto sono già partiti. Come quello di ieri nella pagina degli editoriali del Washington Post firmato da Jim Hoagland, uno dei più influenti commentatori di politi¬ ca estera. Scrive Hoagland: «Con questa sua decisione Clinton contraddice coloro che pensavano che la sua presidenza avesse già toccato il fondo quanto a declino morale». E aggiunge: «Gli scribi del Presidente dovranno fare i salti mortali. Ma alla fine le parole del suo discorso saranno comunque come tanti palloncini colorati, appena pronunciate voleranno via nel cielo blu». Paradossalmente, il leader della rivolta studentesca, Wang Dan, è stato rilasciato dai cinesi il mese scorso ed è venuto negli Stati Uniti. Ma anche la sua liberazione era stata «merce di scambio». Offerta da Pechino per avere Clinton in Cina. [a. d. r.J

Persone citate: Clinton, Helmut Sonnenfeldt, Jiang Zemin, Jim Hoagland, Wang Dan

Luoghi citati: Cina, Pechino, Stati Uniti, Washington