Genova, il viado riconosce il serial killer

Genova, il viado riconosce il serial killer Donato Bilancia smascherato anche dal test sul Dna e dal tipo di pallottole usate. Stava per fuggire Genova, il viado riconosce il serial killer Confronto decisivo: «Ha ucciso le due guardie e mi ha ferito» GENOVA. Donato Bilancia, il presunto serial killer della Liguria, non parla. Non lo ha fatto al momento dell'arresto da parte dei carabinieri, né ieri nel corso del primo interrogatorio cui è stato sottoposto prima del confronto con il viado Julio Castro (sfuggito alla morte a Novi Ligure) che lo ha riconosciuto. L'unica battuta sarebbe stata: «Sapevo che mi avreste preso». Per gli inquirenti il quadro indiziario e probatorio è,quasi completo. Lo accusano i referti della prova del Dna, numerosi riscontri e dati. L'uomo, dicono i carabinieri, stava per fuggire. Nella sua abitazione di Cogoleto c'erano valigie e documenti pronti per la fuga. Di ora in ora si fa consistente la probabilità che l'uomo, con un passato criminale e una sfrenata passione per il gioco, sia anche l'assassino dei treni. E dalla sua storia personale e familiare affiora una pista per capire il suo odio verso le donne. Giovare e Sa pegno ALLE PAGINE 4 E 5

Persone citate: Donato Bilancia, Julio Castro

Luoghi citati: Cogoleto, Genova, Liguria, Novi Ligure