Parte l'autobus Iveco-Renault

Parte l'autobus Iveco-Renault Parte l'autobus Iveco-Renault Una società mondiale seconda in Europa TORINO. La strategia di sviluppo e internazionalizzazione del Gruppo Fiat si allarga agli autobus. Un accordo nel settore, a partecipazione paritetica, tra 11veco e la Renault Veicoli Industriali è stato raggiunto ieri con l'assistenza delle banche d'affari Jp Morgan e Ubs. Lo ha reso noto un comunicato della Fiat, nel quale si sottolinea che la nuova società, a dimensione mondiale, risponderà ai cambiamenti dei mercati «nelle migliori condizioni». La Fiat ha così compiuto un altro passo importante sulla strada dell'allargamento del business attraverso le intese con grandi partner. La nuova società, il cui progetto sarà presentato per le necessarie approvazioni agli organi competenti delle due aziende e alle autorità dell'Unione europea, avrà dimensioni mondiali e «offrirà agli operatori la garanzia di un forte e duraturo sviluppo nel settore del trasporto collettivo di persone». Sarà seconda di un soffio in Europa con il 27% del mercato, frutto della somma del 15% rappresentato dalle vendite dell'lveco e del 12% di quelle di Renault. La produzione annua sarà di 4500 autobus, 1500 autotelai, oltre 1500 minibus e occuperà 6000 persone con un fatturato, per la prima volta espresso in Euro pii ma che in lire, di 919,5 milioni, pari a 1800 miliardi. «Il progetto sottolinea in proposito il comuni' cato - non avrà conseguenze né sul trattamento normativo e contrattuale del personale, né sugli assetti occupazionali». Dall'Iveco arriveranno le attività del settore autobus e cioè gli stabilimenti di produzione e Centri di sviluppo di Valle Ufìta e Torino, la carrozzeria Orlandi e la partecipazione di maggioranza nella società Altra per quanto riguarda l'Italia; gli stabilimenti e i Centri di sviluppo di Barcellona e di Matarò in Spagna. La Renault Veicoli Industriali, dal canto suo, porterà lo stabilimento di Anno- nay, il Centro di sviluppo di Vénissieux-St.Priest, la filiale Heuliez Bus in Francia e la partecipazione di maggioranza nella società Karosa con sede a Vysoke Myto nella Repubblica Ceca. Nel 1997 Iveco, che dopo l'auto è il settore più importante del Gruppo Fiat, ha fatturato 11.500 miliardi di lire (+7% sul 1996) contro 10.200 circa di Renault Veicoli Industriali e ha venduto complessivamente 124.200 unità che salgono ad oltre 188.000 con le società licenziatarie, contro 71.860 della società francese. Particolarmente significativi alcuni eventi che sottolineano il rafforzamento della vocazione internazionale del Gruppo, con le sue presenze in Cina, India e Turchia. Ha fatto ancora meglio nel primo trimestre '98. Ha venduto complessivamente 31.700 veicoli (+14,3% sullo stesso periodo '97) e ha fatturato 3000 miliardi (+13%), con un risultato operativo salito a 140 miliardi, contro 16 dell'anno prima, con una redditività che si è portata al 4,7% del fatturato contro lo 0,6% del primo trimestre '97. Per i soli autobus, la produzione Iveco '97 è stata di 2325 unità, cui vanno aggiunti 1641 minibus, quella di Renault di 3660 veicoli. «Grazie alla complementarietà delle gamme e delle posizioni commerciali di Iveco e Renault spiega il comunicato Fiat - la nuova società disporrà di un'offerta di prodotto più ampia, non solo nei mercati tradizionali, ove i partner intendono mantenere la loro identità, ma anche in Europa e in numerosi altri Paesi dove hanno una forte presenza». Mettendo insieme le proprie ri sorse industriali e le reciproche competenze tecniche «si otterranno numerosi vantaggi, specialmente nel settore dei veicoli ecologici ed in quello della mobi lità dei disabili», due necessità per le quali la Fiat ha da sempre mostrato una particolare sensibi lità. Sul piano industriale i partner raggiungeranno «sostanziali riduzioni di costi nello sviluppo di futuri prodotti comuni e im portanti economie di scala». L'operazione consentirà di realizzare quei piani di sviluppo oggi in dispensabili per mantenere la competitività a livello mondiale: L'accordo - prosegue la nota - si colloca «in uno scenario di prò fonda e veloce evoluzione dei mercati caratterizzata da una concorrenza sempre più aspra, legata agli effetti della concentrazione di attività fra gli operatori e la liberalizzazione del commercio internazionale; dalla moltiplicazione dei prodotti sempre più innovativi, per rispondere a tutte le esigenze della clientela in termini di prestazioni; dai bisogni che emergono nel settore del trasporto collettivo, soprattutto nei Paesi emergenti; dalla necessità da parte delle reti di trasporto di disporre di prodotti con prestazioni elevate e a basso impatto ambientale». La nuova società avrà delle affiliate in Italia, Francia, Spagna e nella Repubblica Ceca responsabili delle attività operative di sviluppo e produzione, mentre la commercializzazione avverrà con i marchi Renault, Iveco, Pegaso, Orlandi, Heuliez, Karosa e Mack in Australia. Renzo Vlllare Dall'accordo alla pari 919,5 milioni di Euro di fatturato annuo Umberto Quadrino amministratore delegato dell'lveco

Persone citate: Orlandi, Priest, Renzo Vlllare, Umberto Quadrino