«Così si diventa drogati di fumo» di Fabio Galvano

«Così si diventa drogati di fumo» Ricercatori californiani: «Altera le funzioni cerebrali legate al piacere» «Così si diventa drogati di fumo» Scoperto il meccanismo della dipendenza da sigaretta LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Chiunque sia stato fumatore sa quanto gli sia costato abbandonare le sigarette. Si parla, non a caso, di «vizio» del fumo; ma ora grazie a un esauriente studio di un istituto californiano, lo Scripps Research Institute di La Jolla, quel «vizio» ha una misura scientifica, una spiegazione sperimentale. Con l'ausilio dei soliti topi di laboratorio, infatti, si è dimostrato che la nicotina abbassa la soglia del piacere nel sistema nervoso centrale che, quando ne è privato, ha bisogno di stimoli sempre maggiori per registrare un adeguato livello di piacere. E' così che l'organismo sente la mancanza della nicotina; e reagisce con i sintomi da improvvisa astinenza che si osservano nei dipendenti da altri tipi di droga, dall'al- col alle anfetamine, dalla cocaina all'eroina. Della ricerca, svolta presso il dipartimento di neurofarmacologia di quell'istituto da un' équipe guidata da Athina Markou, dà notizia la rivista scientifica «Nature». Gli esperimenti con i topi hanno dimostrato che la nicotina, sebbene meno «gratificante» per il cervello rispetto ad altri tipi di droga, riduce la capacità del cervello di reagire agli stimoli gratificanti. Per questo i poveri topi, prima abituati alla nicotina e poi ridotti a totale astinenza, mostrano alte- razioni comportamentali misurate con elettrodi introdotti nel cervello - legate al meccanismo della gratificazione, quello che spinge alla ricerca del piacere nell'ambito delle attività più diverse. Quello che succede in periodo di astinenza è una riduzione del meccanismo della gratificazione; il che postula la necessità - per un periodo di quattro giorni - di accrescere i livelli di gratificazione per evitare i sintomi di ansietà, irritabilità e smania di piacere. «La ridotta funzione del meccanismo di gratifica¬ zione in periodo di astinenza da nicotina - spiegano gli scienziati americani - è paragonabile in ampiezza e durata a quella provocata da altre droghe e può costituire un importante elemento motivazionale, che contribuisce alla smania di piacere, alla ricaduta e all'uso continuato del tabacco». E' la prima volta che i problemi dello «smettere di fumare», così evidenti che milioni di persone in tutto il mondo non riescono ad abbandonare la loro assuefazione, vengono spiegati attraverso la sperimentazione scientifica. Lo studio della Markou - si osserva in ambienti scientifici - è perfettamente in linea con l'esito di altre ricerche: in particolare quelle, svolte all'Istituto Pasteur di Parigi, su come la nicotina influisce sulla produzione di dopamina, un neuro¬ trasmettitore con un ruolo fondamentale nel meccanismo di gratificazione e nell'esperienza del piacere. Spiega il gruppo di ricercatori: «Sindromi da astinenza che incorporano caratteristiche somatiche sono state osservate in cavie dopo la sospensione di una regolare somministrazione di oppiacei, sedativi ipnotici ed etanolo. Solo recentemente, tuttavia, un'analoga sindome da astinenza è stata osservata dopo la sospensione della somministrazione di nicotina ai topi. Avviene spontaneamente e può essere accelerata dall'uso di antidoti alla ricettività della nicotina. Ed è reversibile dalla successiva somministrazione di altre dosi di nicotina». Esatto: basta riprendere a fumare e l'irritabilità se ne va. Fabio Galvano «Cocaina ed eroina agiscono in modo molto simile» E' grazie ad alcuni topi di laboratorio che è stato scoperto il meccanismo della dipendenza da fumo

Persone citate: Athina Markou

Luoghi citati: Londra, Parigi