Il voto tinge l'Olanda di rosa-verde di Francesco Manacorda

Il voto tinge l'Olanda di rosa-verde Il governo potrebbe allargare la sua maggioranza a sinistra. Crescono anche i liberali Il voto tinge l'Olanda di rosa-verde Trionfo per il premier laborista Kok e per gli ecologisti BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Come da previsioni, meglio delle previsioni. Al voto per il rinnovo della Camera bassa del Parlamento olandese il laburista Pvda del premier Wim Kok fa il pieno di voti, consolida la posizione di maggioranza e si porta a casa - secondo gli exit poli - ben 48 seggi rispetto ai 37 che occupava, in un Parlamento che passa globalmente da 140 a 150 seggi. Nella coalizione di governo crescono anche i liberali del Vvd, che passano da 31 a 38 seggi, mentre si annuncia una débàcle per il D66, il partito liberale di sinistra che sembra destinato a conquistare solo 13 dei 24 seggi che occupava. Ma la vera sorpresa delle fiacche elezioni olandesi è il trionfo dei Groenlinks, i verdi di sinistra, che assieme ai socialisti riportano il maggior successo: i primi sembrano destinati a prendere 12 seggi rispetto ai precedenti 5, i secondi passano da 2 a 6. Sconfitta invece l'opposizione democristiana della Cda, che passa da 34 a 28 seggi, smentendo le previsioni della vigiha secondo cui avrebbero anche potuto superare il Vvd. Male va anche ai Cristianodemocratici, partito di estrema destra, che perde tutti e tre i posti che aveva in Parlamento. Altissimo, infine, l'astensionismo. Tre elettori su dieci hanno preferito non andare alle urne. Certo, il leader del Vvd Frits Bolkestein avrebbe preferito che anche sua moglie Fenska si fosse comportata così. La gentile consorte aveva già dichiarato pubblicamente che non avrebbe votato per suo marito e ieri quando i cronisti le hanno chiesto all'uscita del seggio se avesse cambiato idea, ha risposto con un semplice «no». La prova di ieri è importante anche perché si è trattato del primo voto nazionale dopo la nascita deU'Euro. E nonostante l'Olanda - come la Germania - abbia un'opinione pubbuca preoccupata di dover abbandonare la propria moneta forte nel giro di qualche anno, i primi risultati dimostrano come nel voto abbia con¬ tato soprattutto quello che Kok ha fatto all'interno, trasformando il piccolo Paese di 15 miUoni di abitanti in un modello di crescita economica, piuttosto che le scelte operate sul fronte comunitario o U mezzo fiasco diplomatico dell'accordo sulla presidenza della banca centrale europea. Ma per Kok, che ieri come di prassi aveva rimesso le dimissioni neUe mani deUa regina Beatrice e che venerdì dovrebbe già ricevere dalla sovrana l'incarico di formare il nuovo governo, le aUeanze potranno essere più difficiU del previsto. Se infatti sulla carta la maggioranza PdvaVvd-D66 resta saldissima, quest'ultimo partito è in crisi di coscienza. Il suo leader, la signora Els Borst, ministro deUa Sanità, aveva annunciato che un risultato inferiore ai 12 seggi avrebbe significato il passaggio all'opposizione. E adesso la profezia potrebbe avverarsi lasciando Kok con una maggioranza - se gU exit poli verranno confermati - di 84 seggi, e soprattutto in un comquihnato difficile con il Vvd, senza più l'effet- to «cuscinetto» dei liberali moderati. E' per questo che martedì sera nell'ultimo dibattito televisivo Kok aveva invitato gli elettori - con la sicurezza del vincitore - a votare per il D66, e prima delle elezioni aveva offerto anche la riconferma dei due posti da ministro già occupati dagli alleati. Anche il Vvd, comunque, dovrà fare i conti con la rinnovata forza di Kok che ha conquistato ogni anno più consensi da che - alle elezioni del '94 - gli olandesi anno deciso di abbandonare la loro Democrazia cristiana. Il leader laburista vorrà infatti far valere la sua posizione rafforzata e non è escluso che possa cercare di allargare la coalizione a sinistra. I Groenlinks, veri trionfatori delle elezioni, hanno già fatto sapere di essere pronti ad aprire le trattative per il governo. Francesco Manacorda Le elezioni di ieri hanno segnato il trionfo del premier Wim Kok I suoi laboristi passane da 37 a 47 seggi

Persone citate: Beatrice, Els Borst, Frits Bolkestein, Wim Kok, Wim Kok I

Luoghi citati: Bruxelles, Germania, Olanda