Scalfaro: le polemiche dopo
Scalfaro: le polemiche dopo Scalfaro: le polemiche dopo Il presidente chiama dalla Svezia «Ora conta soltanto darsi da fare» ROMA. Accuse e controaccuse incrociate, interpellanze a pioggia e difese d'ufficio. Il giorno dopo l'alluvione campana nel Palazzo è tutto un rinfacciarsi di responsabilità per l'ennesimo disastro già costato 25 morti, 70 dispersi, 1300 sfollati. Mentre il governo, dopo un vertice tecnico fra il vicepresidente del Consiglio Veltroni, il sottosegretario Micheli, il ministro dell'Interno Napolitano e il ragioniere dello Stato Monorchio prende le prime decisioni: domani il Consiglio dei ministri dichiarerà lo stato di emergenza nella zona (già chiesto dalla regione Campania) e stanzierà 50 miliardi per interventi urgenti alle popolazioni (ma le voci che si rincorrono per Montecitorio, secondo cui il governo rinuncerebbe a restituire l'Eurotassa non trovano conferme). Prodi da Washington aveva del resto assicurato tutto l'impegno del suo dicastero alle esigenze della Protezione civile, mentre dalla Svezia Scalfaro aveva telefonato di buonora a Veltroni per essere messo al corrente e aveva mandato messaggi di cordoglio e solidarietà attraverso i prefetti. Ma il capo dello Stato schiva le polemiche: «La ricerca immediata del colpevole è un problema che metterei da parte: adesso bisogna darsi da fare per ridurre il guaio, poi si vedrà se ci sono responsabilità». Ma la caccia è già cominciata, resa anche più aspra dalla quantità di parlamentari di origine campana Lo stesso presidente del Senato Mancino se la prende con la Rai e in particolare con Tg2 e Tg3, rei «di aver omesso di dare atto dell'inte ressamento dei senatori rispetto alla tragedia». Cauto D'Alema, per il quale «oggi misuriamo gli effetti di sastrosi di molti anni di incuria, di devastazioni del territorio, di abusi vismo». Anche se lo stesso segreta rio di ds chiede «che il riassetto del — Ln «j -- " ~i territorio diventi una priorità dell'azione dei governo». Un giuppo di deputati ds, fra cui il capogruppo Fabio Mussi, in un'interrogazione chiedono «quante e quali risolse siano state assegnate alla regione Campana per gli eventi calamitosi del gennaio e del novembre 1997, e perché le opere necessarie non siano state eseguite». Il riferimento polemico larvato è al presidente della regione Campania Antonio Rastrelli, ;ne da un anno e anche COiTiiViiSSai'iù ùuaui'ùnia- rio per il dissesto iàVogeoiogico del territorio. Ora Rastrelli, che è ai An, è boiio ilio, accusato dai smaacati Cgil, Cisi e Uil «di non aver voluto adottale alcun piallo ai salvaguardia». Anche Bertinotti paria di ((responsabilità gravissime)», mentre i verdi arrivano a chiederne ie dimissioni. E lo stesso Antonio Barbieri, responsabile per il Mezzogiorno di ds, già assessore di Sassolino, sostiene che Rastrelli «non si è rivelato all'altezza elei compito». L'opposizione reagisce Immonda. Teodoio Buontempo accusa la Protezione civile di «incapacità e lentezza», e io siessu lamio il Ccd di Casini (che pei le accuse a Rastrelli parla di kSciacaiiaggio deUa siiùstra») e l'Udì di Mastella, in alcune delle molte interpelllanze. Mentre per im gruppo di senatori di forza Italia «il governo è venuto meno a tutti gli impegni piesi sulle risorse da destinare all'emergenza ambientale in Campania e ora tenta di scaricare le responsabilità di questo suo assenteismo sulla Regione. I soldi promessi dallo Stato non sono mai arrivati». In serata, una nota del Tesoro parla di «riferimenti imprecisati); di elli a fondi negati dal Tesoro: «iviei biennio '96-'97 sonu stali assegnati aria .egiun» cani pania 1800 miliardi. Ma nessuno dei progetti era interessato ^lià diieSu uui y«" ~uo '~ "iUc '..ui~.i<: "ielle u, ce ìnteresjatc.) uù g. d.) ■3L g %
Luoghi citati: Campania, Italia, Roma, Svezia, Washington
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