ACCADE TROPPO SPESSO
ACCADE TROPPO SPESSO ACCADE TROPPO SPESSO PIOVE intensamente per alcuni giorni sulla Campania ed ecco l'ennesimo disastro, decine di morti e dispersi sotto le frane e le valanghe di fango scese da monti e colline indeboliti dal lungo abbandono. Vengono alla ribalta, col loro carico di dolore ma anche di rabbia, piccoli Comuni fino a ieri trascurati, Bracigliano, Quindici, Sarno, come tanti altri esposti alla ripetizione di calamità che in parte sono dovute alla dissennata edificazione su suoli instabili ma in misura forse maggiore allo stato del territorio sempre più soggetto all'erosione col seguito di frane, smottamenti, inondazioni dei centri abitati sottostanti. I monti in condizioni critiche fanno scivolare in basso enormi masse di fango. Che cosa era stato fatto per consolidarli? Quale seguito concreto aveva avuto nella zona la decantata legge per la difesa idrogeologica? La fragilità dei suoli, aggravata dal cattivo uso che ne ha fatto l'uomo negli ultimi 50 anni, non è un male tipico della sola Campania, anche se questa regione ha sofferto molto da qualche tempo. Basti ricordare il disastro del gennaio 1997 tra Castellammare e la Penisola Sorrentina, causato prevalentemente da costruzioni (non tutte abusive) su suoli franosi. In quel caso erano responsabili ingegneri, architetti, geometri, amministratori locali, i quali avevano progettato e tollerato che si costruisse in modo tale da mettere a rischio le vite degli abitanti. Ma tante altre regioni sono Mario Fazio CONTINUA A PAG. 14 PRIMA COLONNA
Persone citate: Bracigliano, Mario Fazio, Sarno
Luoghi citati: Campania, Castellammare
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