LA MORTE GRIGIA di Fulvio Milone

LA MORTE GRIGIA REPORTAGE LA MORTE GRIGIA ISARNO (Salerno) L fango è dovunque, scorre come sangue grigio e pastoso dalle ferite aperte sui fianchi della montagna: squarci che visti dal basso, dal paese che affoga nella melma, somigliano a gigantesche unghiate. C'è chi tenta di fare la conta definitiva dei morti, ma per ora è impossibile: c'è questo immenso sudario di mota che nasconde i corpi, e poi c'è da pensare ai vivi che ancora aspettano di essere salvati. Gli elicotteri vanno e vengono, sorvolano a bassa quota le case, somigliano a giganteschi calabroni attirati dal bianco dei fazzoletti sventolati dalla gente rimasta intrappolata sui tetti di Sarno, trentamila abitanti allo stremo. I feriti e i superstiti vengono accompagnati nel piazzale del mercato ortofrutticolo trasformato in centro di accoglienza e sala operativa della protezione civile. Tra loro c'è anche Umberto Esposito, paralizzato dalla vita in giù: per salvarlo, i vigili del fuoco hanno dovuto scoperchiare il tetto della casa da cui non poteva uscire. Fulvio Milone CONTINUA A PAG. 3 PRIMA COLONNA

Persone citate: La Morte, Umberto Esposito

Luoghi citati: Salerno