Piccirillo ora guarda all'America

Piccirillo ora guarda all'America Dopo a ko su Duran Piccirillo ora guarda all'America CATANIA II vincitore Michele Piccirillo, 28 anni, barese, stringe al petto e bacia la figlioletta Irma di tre anni, e da Catania dedica il suo successo nel mondiale welters Wbu («E' stato il giorno più bello della mia vita») al piccolo Nico che si sta curando in un ospedale austriaco per riacquistare la vista. Anche lo sconfitto, Alessandro Duran, pensa ad un bambino: quello che gli sta per nascere. A fine agosto, a 33 anni e mezzo, l'ex detentore del titolo diventerà padre e allora forse dirà basta. Questo il dopo-match tra due rivali che lunedì sera sul ring non si sono certo lesinati i colpi. Piccirillo si gode i complimenti che più gli hanno fatto piacere: quelli di Irma. Sara, l'altra figlia, invece ha solo 5 mesi, troppo piccola per stare anche lei a bordo ring. Papà comunque ha combattuto e vinto per tutte e due, e continuerà a fare il pugile perché con il suo destro che ha schiantato Duran alla 5a ripresa potrebbe assicurare alla famiglia un futuro senza più problemi economici, specie in caso di una sfida impossibile, comunque «dorata», in America contro Oscar De La Hoya o Felix Trinidad. Piccirillo fra i prossimi avversari vorrebbe inserire anche Giovanni Parisi, per chiarire definitivamente chi sia il migliore. Duran intanto medita l'addio. «C'è un contratto firmato da Piccirillo che lo obbliga a darmi la rivincita tra sei mesi - spiega Duran - ma non so cosa succederà. Ades so voglio prendermi un po' di tem po per pensare al futuro». E precisa che non è solo l'amarezza per una sconfitta da lui imprevista («Ho dato tutto, ma il mio avversa rio è stato bravissimo») a farlo par lare così. «Sarò padre ad agosto dice - e dopo quanto è successo lunedì devo riflettere molto. Quando nella vita di un pugile suona un campanello di allarme, bisogna sentirlo bene».

Luoghi citati: America, Catania