Bucci: Perugia, non provocarci di Bruno Bernardi

Bucci: Perugia, non provocarci YORINO Il portiere programma i punti decisivi per la A e replica alle accuse degli umbri Bucci: Perugia, non provocarci «Nessun favoritismo, sarà dura anche domenica» TORINO. Poco più di un mese alla sfida col Toro, e a Perugia si sta già surriscaldando l'atmosfera per quei 90' che, alla penultima di B, potrebbero essere decisivi per la promozione in A di una delle due squadre. In Umbria, coinè già fece il Genoa, c'è chi insinua su presunti favoritismi arbitrali nei confronti dei granata. Bucci assicura che, da quando c'è lui in porta, non ha visto arbitraggi pro-Toro: «E' normale che i perugini cerchino di caricare l'ambiente, aggrappandosi a tutto. Trovo inutile commentare le loro preoccupazioni. Dovremo presentarci al Curi con un buon margine di sicurezza ma, a prescindere dai punti di vantaggio, cercheremo di essere più bravi». Conosce bene Perugia dove ha giocato i suoi ultimi sei mesi in A, prima di rimanere disoccupato sino a gennaio ed essere poi ingaggiato dal Toro. Sei mesi difficili e una retrocessione che Bucci ricorda con una punta di amarezza: «Fu Scala a chiamarmi. Accettai ma le cose non andarono bene. Pensavamo di avere la salvezza a portata di mano, invece fallimmo l'obiettivo. Non muovo accuse a nessuno, ma patron Gaucci, cui la città deve sicuramente molto, era in conflitto con alcuni giocatori che non vedevano l'ora di cambiare aria». Il passato gli ha insegnato che, tra i cadetti, è proibito abbassare la guardia: «In questa categoria non c'è nulla di scontato. La più forte può perdere con l'ultima in classifica. Dunque, prepariamoci ad affrontare la battaglia di Castel di Sangro sapendo che gli avversari si giocheranno le residue speranze di evitare la CI. Daranno il massimo e dovremo essere affamati di A, come lo sono loro di B». Dal titolare al suo vice, Casazza. A Souness quando era allenatore del Toro, Casazza piaceva e il team-manger Accardi, nel suo recente viaggio a Lisbona, ha sondato il terreno per un eventuale trasferimento del portiere poiché il trentanovenne Preud'Homme non sa se continuerà ancora a giocare. Soùness (che ha pure un debole per Foglia) vorrebbe anche Maltagliati ma il Toro se lo tiene ben stretto. Accardi ha visto all'opera il Benfica e il giornale «Jogo» ha scritto che il Toro tratta Amarai: un'invenzione, poiché sono in arrivo Scienza e Ingesson e, come rifinitore, pare scontato l'acquisto di Morfeo malgrado il prezzo oneroso: circa 20 miliardi il costo del- l'operazione con la Fiorentina, compresa la metà di Falcone e l'ingaggio triennale al giocatore, sul miliardo netto a stagione. Con Lentini, Ferrante e Morfeo, l'attacco potrebbe essere un po' leggero e c'è chi pensa al bomber bresciano Hubner ma Ingesson (190 cm) si fa rispettare nel gioco aereo. Ieri a Gorizia, Maltagliati, Corni e Camolese hanno partecipato ai funerali della madre di Reja. Il tecnico sarà oggi a Orbassano per la ripresa dell'attività. A riposo Ficcadenti, contrattura. E' in dubbio per Castel di Sangro, come Dorigo. Bruno Bernardi