Zidane: stavolta andrà bene di Fabio Vergnano
Zidane: stavolta andrà bene Zidane: stavolta andrà bene «Non sbaglierò la mia terza finale» TORINO. «Fa ridere parlare di Coppa quando c'è ancora uno scudetto da vincere, però è così». Zidane è la solita anima candida. Lui dice spesso quello che altri pensano soltanto. E infatti aggiunge: «E' impossibile concentrarsi già sul Real, lo potremo fare dopo domenica se batteremo il Bologna». Ma tant'è. In questo strano pomeriggio imposto dall'Uefa alle duellanti del 20 maggio in nome della grande comunicazione c'è un'atmosfera di doppia attesa e un assoluto divieto di pronunciare quella parola di sette lettere che comincia per S e finisce per O. Il silenzio stampa si viola, ma fino ad un certo punto. Prosegue Zizou: «In campionato il più è fatto, manca la consacrazione. In Coppa, invece, non siamo favoriti. Dopo il Bologna sarà meglio se rivedremo le immagini della finale con il Borussia per non ripetere gli stessi errori. Io in particolare non posso più sbagliare. Se perdessi la terza finale consecutiva potrei anche ritirarmi. Invece voglio restare qui per parecchio tempo e dimostrare che il vero Zidane non è quello di quest'anno. Non è stata una bella stagione, pensavo di fare di più. Ma qui bi- sogna parlare di Amsterdam e allora dico che troveremo un Real affamato dopo 32 anni senza successi in questa competizione, una squadra che ha questo ultimo traguardo per salvare la propria annata. Che sia una squadra più tecnica del Borussia non è un vantaggio. In ogni caso se la Juve fa la partita giusta tutto il resto diventa quasi un fatto di contorno». Sarà la finale di Del Piero, che l'anno scorso timbrò la cartolina con un raffinato gol di tacco («uno dei più belli della mia carriera»), ma ininfluente sul risultato finale. Erano tempi grami per Alex. Non stava bene, entrò soltanto a partita iniziata. Oggi affronta il Real in una posizione di privilegio, da leader: «Sto sicuramente meglio e cercherò di essere decisivo, anche se è sempre più difficile trovare la perfezione. Sto pensando a questa partita da im anno, quella sconfitta sarà una molla in più. Ma anche loro me li aspetto belli carichi. Siamo tranquilli ma anche incazzati al punto giusto per tutto ciò che è successo negli ultimi giorni. Diciamo che c'è la giusta tensione». Un mix di sensazioni che, nei desideri juventini, dovrebbe avere effetti esplosivi la sera del 20 mag¬ gio. Ancora Del Piero, che nega aggressioni e ammette soltanto fischi in occasione della serata dei Telegatti: «Quando trovi avversari così blasonati gli stimoli arrivano da soli. Sarà importante chiudere il capitolo scudetto già domenica non come l'anno scorso che prepa¬ rammo la sfida con i tedeschi in pochi giorni. Ci sono tutti gli ingredienti perché sia una grande finale. Noi arriviamo per la terza volta consecutiva a questo appuntamento e siamo già nella storia, ma amiamo fare sempre bene il nostro lavoro e possiamo salire ancora più in alto. Il duello con Raul? Siamo diversi, giochiamo in un calcio differente. Di sicuro partiamo entrambi da una posizione invidiabile, anche perché rispetto a due anni fa siamo più esperti». Fabio Vergnano
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