L'esame? E' un varietà di Bruno Gambarotta

L'esame? E' un varietà Da domani sera su Raitre, con Gambarotta e Voglino commissari L'esame? E' un varietà Prove di maturità in sei puntate ROMA. L'incubo dell'esame di maturità, comune a generazioni di studenti di tutte le epoche, rivive in tv sotto forma di varietà. Il clima è quello di sempre: corridoi pieni di studenti in trepida attesa, precarie ripetizioni deÙ'ultim'ora, raccomandazioni, improvvisi mutismi, strafalcioni. Le novità riguardano gli alunni e la commissione esaminatrice: mescolati con i normali allievi e i normali professori ci sono insegnanti un po' speciali e maturandi un tantino stagionati. In onda da domani sera su Raitre in prima serata «Gli esami non finiscono mai», questo il titolo dell'appuntamento ideato da Giovanni Benincasa, realizza con un pizzico di sadismo quel sogno ricorrente che spesso torna a turbare i sonni delle persone adulte e arrivate: rivivere il giorno della maturità con tutto il suo carico di ansie e terrori. Della fatidica commissione, stavolta, fanno parte oltre a tre veri docenti di italiano e latino, storia e filosofia, fisica e matematica, tre personaggi noti dello spettacolo, Bruno Gambarotta, Bruno Voglino e Nicola Pistoia nella parte del «membro interno». In ognuna delle sei puntate in programma, realizzate nell'Istituto Gian Lorenzo Bernini di Roma, scorreranno sot¬ to l'occhio attento degli esaminatori candidati vip e non. Il sottotitolo suggerito da Gambarotta è «Mai dire cultura»: «Finora i varietà sono sempre stati confezionati con il criterio della "scaletta", in questo caso, invece, esiste un copione e soprattutto c'è il desiderio di sdrammatizzare il concetto di "sapere"». Vero-falso, giusto-sbagliato, realtà-finzione si alternano in un esperimento che, secondo Bruno Voglino, si basa su un'unica, categorica certezza: «Da questi esami nessuno imparerà nulla». Ma forse anche questa sicurezza potrebbe essere intaccata: nella prima puntata, per esempio, il candidato Giulio Andreotti risponderà a domande sullo sbarco dei Mille spiegando che il famoso incontrò di Teano si è svolto in realtà nella località di Caianello; poi esclusa dalle cronache storiche per via del nome che suonava poco nobile. All'onorevole, che si cimenterà anche con Cicerone e con il diciannovesimo canto del'Inferno dantesco, Gambarotta chiederà alla fine che cosa ha intenzione di fare dopo la maturità. La risposta? Più realistica che mai: «Vado in vacanza». Notevole anche la prova sostenuta dall'alunna Gina Lollobrigida che ai cognomi preferisce di gran lunga nomi e nomignoli: «Ci parli di Cavour». Risposta: «Chi, Camillo?». «Ci descriva la figura di Napoleone». «Chi, Napuccio?». Ma è sulla rivoluzione cubana che la diva dà il meglio di se: del comandante Fidel, soprattutto nel privato, nessun candidato avrebbe mai potuto saperne di più. Alla fine di ogni prova la cornmissione emette il verdetto: maturo o non maturo. Nella seconda categoria ricadono quasi sempre i comici: Francesco Paolantoni, interrogato sui sette re di Roma risponde sciorinando i nomi delle fermate della metropolitana della capitale; Leo Gullotta fa scena muta paralizzato dal terrore; Paolo Villaggio sa tutto sulla guerra del Pacifico, ma crolla quando, nei panni di Fantozzi, deve sostenere il colloquio accartocciato sull'abituale puff. Con Massimo Di Cataldo va in onda il classico esempio di esame truffa: presentato come fidanzato della figlia del preside, il candidato non risponde ad alcuna domanda fino al momento in cui Gambarotta non gli consegna un foglio con su scritte tutte le risposte. Voglino osserva che uno dei divertimenti della trasmissione è nell'insospettabilità delle materie affrontate da taluni ospiti noti: chi se lo aspettava che Max Pezzali degli 883 sapesse tutto sulla seconda Guerra Mondiale? A spez zare il ritmo degli esami ci saran no gli inserti con immagini di lezioni speciali come quella tenuta da Giobbe Covatta sul tema sesso «Il progetto risale a qualche anno fa - dice l'autore Benincasa -, Giovanni Minoli ci ha creduto e ci ha spinto a realizzarlo subito, nostri esami servono a informare divertendo, a sdrammatizzare un po' il mondo della scuola, il tutto nella linea dello scherzo e della nostalgia». Fulvia Caprera Candidati vip impegnati a rivivere l'incubo ricorrente di ritrovarsi a ritentare la prova: tornano sui banchi Andreotti, la Lollo Max Pezzali e Paolo Villaggio TRE A GIUDIZIO GIULIO ANDREOTTI ItXJX Canto <wnnf«rno{ijtooflioci} Lo sbarco dei Milla o Marsala L* Catilinarie MATURO Oturjhclo: sicuramente faro strada nello vita MAX PEZZALI L^p«wtìofle8flrfeorc«so Il patto Ribbentrop-fÀololo» Che cos'è onci bottiglia Molotov MATURO Giudizio: si esprime con grande PAOLO VILLAGGIO la guerra «d Pacifico MATURO Giudfirjo:siw>«aovo!tt i.ruoìi e il condidnro considerala Bruno Gambarotta Tarantino

Luoghi citati: Caianello, Roma, Teano