Treu contro gli esuberi alla «Op» di Scarmagno

Treu contro gli esuberi alla «Op» di Scarmagno COMPUTER M Sindacati in allarme, la Uilm critica Itainvest Treu contro gli esuberi alla «Op» di Scarmagno ROMA. Sul caso Op Computer di Scarmagno, e sulla cassa integrazione a «zero ore» per 449 dipendenti dello stabilimento, scende in campo il ministro del Lavoro, Tiziano Treu, che si schiera contro l'ipotesi di esuberi. Anche i sindacati sono in allarme e il segretario nazionale Uilm, Piero Serra, responsabile del settore, ritiene «assolutamente necessario fare chiarezza sulle responsabilità dei ritardi» e sollecita «il ministro dell'Industria Bersani, la Olivetti, la Itainvest ad individuare una soluzione finanziaria per la Opw che ne eviti il tracollo e la delocalizzazione». «I contatti che avevamo avuto è stato rimmediato commento di Treu alla notizia della cigs - indicavano che non ci dovessero essere esuberi. L'ultima volta che avevamo affrontato la cosa, anche con il collega Bersani, c'era stato un accordo di recupero, in prospettiva, di tutta la forza lavoro; quindi vedremo di fronteggiare la situazione. Ma senza esuberi, siaben chiaro». Ma la doccia fredda sui dipèndenti della Op Computer ha anche una valenza finanziaria, date le difficoltà che la società (controllata dalla Piedmont di Edward Gottesmann, ma nel cui capitale rimane anche l'Ohvetti con una quota del 20 per cento) sta incontrando a procurarsi denaro fresco. Mentre restano in stallo i contatti con i fondi internazionali Alchemy e Dj Phoenix, l'altro giorno la partita della Op Computer era approdata persino a Bruxelles per le garanzie che l'Itainvest (ex Gepi) vuole avere prima di portare nuovi capitali nella società di Ivrea. Intanvo va crescendo la preoccupazione del sindacato che chiede, a questo punto, il coinvolgimento del governo. Ieri dalla FimCisl è stato fatto notare che la risposta del ministro Treu va interpretata come «l'assoluta esigenza che siano confermati i hvelh occupazionali, allontanando l'idea di cigs a zero ore, senza rientro o rotazione, autentica anticamera della mobilità e dei licenziamenti». Secondo la Uilm, poi, la crisi finanziaria della Opw di Scarmagno va ben al di là del «pur grave atto di messa in cigs di 449 lavoratori». «La drammatica situazione - si sottolinea in un comunicato dei metalmeccanici Uil - si è determinata per l'inerzia della Itainvest, il cui coinvolgimento nella cordata che avrebbe dovuto affiancare Gottesmann era stato a suo tempo garantito. I ritardi del previsto finanziamento hanno infatti provocato guasti assai profondi che potrebbero aver già compromesso la sopravvivenza dello stabilimento». [fr.bu.]

Persone citate: Bersani, Edward Gottesmann, Gottesmann, Piero Serra, Tiziano Treu, Treu

Luoghi citati: Bruxelles, Ivrea, Roma, Scarmagno