Un atleta per Chelsea

Un atleta per Chelsea Ha vent'anni, è biondo, texano, campione di nuoto e compagno di università della ragazza a Stanford Un atleta per Chelsea // boyftiend debutta accanto ai Clinton WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il velo sulla privacy di Chelsea Clinton è stato finalmente squarciato. E le immagini del suo nuovo fidanzato - texano, biondo, capelli a spazzola, studente brillante, patito della storia delle religioni e campione di nuoto - hanno subito fatto il giro del mondo. I Clinton per ora non commentano. E gli addetti stampa dicono di non saperne nulla. Ma in privato fonti dell'Amministrazione ammettono che la sbirciata delle telecamere domenica mattina sul campus della Stanford University è stata orchestrata con grandissima cura dalla Casa Bianca. II corteo presidenziale è arrivato sulla piazza centrale del campus per assistere alla messa nella chiesa dell'università. Nella confusione, fotografi e cameramen, tratti in inganno anche dal suo fisico possente, hanno scambiato il ragazzo in camicia bianca e cravatta per un membro dei servizi di sicurezza del Capo dello Stato. Ma quando è andato a sedersi con i Clinton in prima fila, accanto a Chelsea, tutti si sono insospettiti. E ogni dubbio è svanito dopo la messa, quando il ragazzo è entrato nella limousine pre¬ sidenziale ed è andato a mangiare con i Clinton in un ristorante di Palo Alto. Dice l'Associated Press: «Entrando nel locale Clinton ha messo il braccio sulle spalle del giovane». La settimana scorsa lo staff presidenziale aveva descritto il weekend dei Clinton in California come un'occasione per vedere Chelsea, raccogliere un po' di fondi elettorali e riposarsi nella bella proprietà del loro amico Steve Jobs, il fondatore della Apple Computer. Ma lo scopo principale era ovviamente un altro: conoscere il «moroso» della loro unica figlia. E farlo conoscere al mondo. Dopo le riprese sul campus si è scatenata una ressa tra i media per saperne di più. Ma le maglie della Casa Bianca si sono subito richiuse. All'uscita del ristorante il giovane ha scosso la testa al fotografo che gli urlava di identificarsi. E Marsha Berry, la potente segretaria di Hillary Clinton che ha avuto un ruolo centrale nella gestione di tutta questa vicenda, ha finto addirittura di ignorare tutto. Chi era il giovane? Come si chiamava? Mistero fitto. Fino a quando, ieri mattina, il San José Mercury, il giornale locale, è riuscito a raggiungerlo per telefono: «E' vero ha detto - sono il ragazzo di Chelsea. Mi chiamo Matthew Pierce». Poco dopo, la sezione sportiva dell'università di Stanford ha fatto circolare una biografia di Matthew: ha vent'anni ed è cresciuto a The Woodlands, una cittadina vicino a Houston. Va in piscina da quando era piccolis¬ simo e due anni fa partecipò alla qualificazioni per le Olimpiadi. Il mese scorso vinse i duecento farfalla nei campionati universitari. Nonostante gli allenamenti intensi riesce a eccellere anche negli studi. E' al suo primo anno universitario ma ha già deciso di specializzarsi in studi religiosi. Chelsea è al suo terzo fidanzato da quando è arrivata a Stanford, lo scorso settembre. Il primo, Matthew Wilsey, figlio di un magnate della margarina, la portava spesso al balletto a San Francisco. Il secondo, Marc Mezvinsky, a quanto pare parla¬ va troppo di politica (sua madre è un ex deputato). Matthew è un'altra cosa: un fusto con un bella testa. E a quanto pare l'incontro con la famiglia non poteva andare meglio. Anche perché, fanno notare i maligni, Bill Clinton si è molto avvicinato alla religione in questi ultimi me¬ si: non solo va regolarmente a messa, ma prega anche alla Casa Bianca con i suoi collaboratori. E gli studi religiosi di Matthew, dicono, potranno essere un fertile terreno d'incontro tra il fidanzato di Chelsea e il Presidente. Andrea di Robilant Alla Messa nel campus si è seduto in prima fila con Bill, Hillary e la figlia, poi è andato a pranzo con loro in un ristorante di Palo Alto il presidente Clinton con Hillary e la figlia Chelsea in California e, a sinistra il boyfriend della ragazza Matthew Pierce

Luoghi citati: California, Houston, San Francisco