Le Pen perde la roccaforte Tolone

Le Pen perde la roccaforte Tolone FRANCIA ii-, ,iinif.. Era l'unico seggio all'Assemblea del Fronte Nazionale, la destra minaccia ricorsi Le Pen perde la roccaforte Tolone Vittoria dei socialisti per soli ventidue voti PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Tolone passa a Gauche. Una femminista mitterandiana di ferro espugna la roccaforte di Jean-Marie Le Pen sottraendo al Front National il suo unico parlamentare. Ma per 22 suffragi appena. E la sconfitta in questo inedito duello fenirninile - Cendrine Chevallier - preannuncia ricorsi. «Ci hanno rubato la vittoria» dice. Mentre Odette Casanova, il cui femminismo rintuzza l'autorevole cognome, esulta: «E' infine la democrazia che trionfa». Cendrine, la Francia quasi non la conosceva. O meglio, era «la moglie del sindaco», Jean-Marie come Le Pen. Ma il primo cittadino Fn tolonese aveva, sino al 1997, anche un seggio nell'aula di Palais Bourbon. Gli era riuscito il miracolo: spuntare la maggioranza relativa su Gauche e Droite tradizionale. Ma la Cour Constitutionelle invalidò l'elezione. Irregolarità gravi. Non brogli, bensì anomalie arnministrative. La sentenza privava il Front National del solo deputato che il maggioritario gli concedesse. Le Chevallier pensò che l'anima gemella, fedele compagna di tante battaglie, fosse la più idonea per vendicarlo. Da principessa consorte a regina. La bionda Cendrine imitava peraltro, nella sua vocazione coniugale e tardiva per le cariche, madame Mégret che regna sulla Mairie di Vitrolles. Il marito Bruno è il vice-Le Pen, in attesa che gli anni e l'incorreggibile xenofobia pensionino il boss. Dichiarato meligibile governa Vitrolles per interposta signora. Jean-Marie Le Chevauier non potrà più imitarlo. Odette Casanova scippa il trofeo più ambito: la Camera. A pochi mesi dall'exploit nelle Regionali, il Front conosce dunque un primo, significativo smacco. Inversione di tendenza? Azzardare oggi un'analisi in tal senso è prematuro. Non si può dire, inoltre, che ventidue voti costituiscano un solido guard rail contro il Fn. Ma perlomeno la Francia ormai sa che la marcia di Le Pen & C. è resistibile. Sembrava la regione Provenza-Alpi Costa Azzurra potesse tingersi della fiamma tricolore che il Front scelse per emblema plagiando Almirante. In extremis la spuntò invece la Sinistra. Con Tolone arriva il bis. Più che un indizio. Frattanto in Francia la popolarità di Jospin resta stabile mentre torna a calare quella di Chirac. L'ultimo sondaggio dell'istituto «Sofres», commissiona¬ to da «Figaro magazine», ha confermato ieri che l'azione politica del primo ministro socialista è apprezzata da una consistente maggioranza di francesi (60%), mentre quelli che approvano l'operato del capo dello Stato sono tornati sotto la barra del 50 (48%, meno tre punti rispetto al sondaggio del mese scorso). Jospin è in testa anche tra le personalità di sinistra più stimate dai francesi (64%). Alle sue spalle c'è il ministro dell'Occupazione, la battagliera Martine Aubry (53), che ha superato suo padre Jacques Delors (49). A destra la più popolare è l'ex ministro Simone Veil (42) seguita dal presidente del partito neogollista Seguin (41) e dall'ex ministro dell'Interno Pasqua (36). [e. bn.] Cendrine Le Chevallier, la candidata del Fronte Nazionale sconfitta per un pugno di voti dalla socialista Odette Casanova

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