Battaglia al confine albanese

Battaglia al confine albanese Morti nel Kosovo Battaglia al confine albanese ZAGABRIA. Nel Kosovo si continua a sparare. Nelle ultime 24 ore la regione della Jugoslavia a maggioranza albanese è stata teatro di nuovi combattimenti con morti e feriti. Gli scontri si sono spostati verso la parte meridionale del Kosovo, nelle vicinanze della frontiera con l'Albania. Una battaglia violenta si è svolta ieri mattina nei pressi di Djakovica, a 4 km dal confine albanese. I bombardamenti dell'artiglieria pesante sono durati due ore. Forti detonazioni, colpi di mortaio e raffiche di mitragliatrici si sono sentiti nei villaggi di Junica e Moline da dove si innalzavano colonne di fumo nero. Elicotteri dell'esercito jugoslavo hanno continuato a sorvolare la zona. Fonti albanesi del Kosovo affermano che Belgrado continua ad ammassare unità speciali lungo il confine con l'Albania. «Si è trattato dell'attacco più vicino alla nostra frontiera», ha dichiarato ieri un ufficiale delle forze armate di Tirana. Esperti militari italiani di stanza nella capitale albanese si sono recati ieri al confine settentrionale del Paese per un giro di perlustrazione. Secondo il ministero della Difesa jugoslavo le guardie di confine hanno intercettato durante la notte due grandi gruppi di «terroristi albanesi» che cercavano di introdurre nel Kosovo anni e munizioni. «Nell'ultima settimana ci sono stati altri due tentativi di introdurre illegalmente le anni dall'Albania». Ma dal comunicato ufficiale non si può stabilire il numero dei contrabbandieri né se si tratti di albanesi del Kosovo o provenienti dall'Albania. Sempre secondo Belgrado quattro poliziotti serbi sono rimasti gravemente feriti in un agguato ieri mentre stavano pattugliando i villaggi nei pressi di Djakovica. Colpi di arma da fuoco sono stati sparati contro la loro vettura. Belgrado ha inoltre confermato che ci sono stati nuovi incidenti settanta chilometri a Sud-Ovest di Pristina. [i. b.l