Lira e Borsa nella sfera dell'Euro di Valeria Sacchi

Lira e Borsa nella sfera dell'Euro Domani a Londra parte il «mercato grigio»: Citybank e Abn lanciano le prime offerte nella nuova valuta Lira e Borsa nella sfera dell'Euro Nascerà il terzo mercato finanziario del mondo MILANO. Domani, a Londra, parte il «mercato grigio». Così gli inglesi hanno battezzato quel mercato alternativo nel quale verranno offerti contratti in Euro, senza aspettare il primo gennaio del '99 quando, secondo quanto stabilito dalla Federazione delle Borse europee, tutti i titoli «dovranno» essere negoziati nella nuova valuta. Un mercato, dunque, di transizione sul quale due banche attive nella capitala britannica, la Citybank e la Abn Amro, hanno annunciato che sono pronte ad annunciare offerte già da domani. Intanto, in attesa di far parte con Euro 11 del terzo mercato borsistico del mondo per capitalizzazione dopo Usa e Giappone, le piazze europee hanno salutato con un finale ottimista il lungo week-end delle,,parità. Fatta eccezione per. Francoforte che nell'ultima seduta ha mostrato un volto attendista, chiudendo gipvedi in pareggio. E questo dopo una settimana altalenante che, per Milano, ha significato un bilancio negativo nonostante il brillante recupero del 3,6% di giovedì. Contemporaneamente ha preso il volo la lira, dopo la conferma che siamo «negli undici», trascinando nell'entusiasmo i Btp, e finendo a 987,25 contro marco. Venerdì poi, l'unica Borsa Cee aperta, quella di Londra, ha messo a segno un ulteriore rialzo, e anche Wall Street ha finito in bellezza. Con il venir meno a metà settimana dei timori di possibili rialzi dei tassi (affiorati sia negli Stati Uniti che a Londra e Francoforte), la stella polare dell'Euro ha ripreso dunque a segnare la strada, una strada che sembra puntare verso l'alto. E, anche se l'ufficio statistico della Cee, ossia Eurostat, calcola che Euro 11 sarà la «maggiore potenza commer¬ ciale del mondo» ma solo al terzo posto per capitalizzazione di Borsa enn 3110 miliardi di Ecu contro i 10.580 degli Stati Uniti e i 4020 del Giappone, si tratta comunque di una posizione di rilievo assòluto. Soprattutto se si tiene conto che nel conteggio Eurostat non entra la Gran Bretagna con la sua fortissima City che, tra non molto, dovrebbe anch'essa raggiungere la compagnia. A riprova dell'interesse del mondo degli affari britannico per la Nuova Europa, basti pensare che domani la City rinuncerà alla sacra vacanza della «Bank Holiday» per non perdere il battesimo della nuova moneta. In piazza Affari, comunque, l'Euro porterà novit^nelgiro di pochi mesi. Dal primo gennaio del '99 tutti i titoli azionari saranno negoziati in Euro, e lo stesso dicasi per i derivati e per i titoli a reddito fisso del debito pubblico. Tra questi ultimi, i preesistenti saranno «ridenominati» mentre le nuove emissioni partiranno direttamente nella nuova valuta. Per gli altri strumenti finanziari (azioni, warrant, obbligazioni private) la ridenominazione avverrà in maniera scaglionata dal gennaio 1999 al gennaio 2001. La necessità di adeguare al, le contrattazioni in Euro^sistemi' periferici dei' singoli operatori, renderà quasi certamente necessaria la chiusura di piazza Affari per il 31 dicembre '98, un giovedì, anche se la decisione in tal senso non è stata presa. Inoltre, poiché un Euro vale grosso modo 2 mila lire, tutti i titoli che avranno valore inferiore saranno espressi in decimali fino ad un massimo di quattro. In quest'ottica, è assai probabile che si andrà verso un accorpamento delle azioni. Nonostante la complicazione dei decimali cui non siamo più abituati da tempo, si ,pijo tranquillamente scommettere che, molto presto, perfino il popolo dei Borsini comincerà a ragionare secondo le nuove parità, cosicché il trapasso di dicembre finirà per essere sostanzialmente indolore. Ora gli occhi sono puntati su domani mattina, la giornata campale dell'impatto con i mercati, per la lira e per il listino. Riusciranno, sia l'una sia l'altro a mantenere alto il morale? La settimana passata ha visto a Piazza Affari domi nare l'incertezza, con sbalzi di umore che hanno alternato giornate brillanti a sedute di pessimismo assai nero, fino allo scatto di reni finale. Il ridimensionamento delle ultime settimane, che ha abbassato dal 50% al 34% il rialzo dell'indice dai primi dell'anno, il fatto che i fondi non si siano mossi che sporadicamente negli ultimi tempi, dovrebbe far ben sperare. Valeria Sacchi Il gruppo degli 11 sarà la più grande potenza commerciale e la terza piazza per capitalizzazione a livello mondiale m a! -al.. ■ iJpi! jbj.. rsrti J mmmmmomwmmi IfALIA MAGLEA NERA Numero di società quotate a fine '97 Tommaso Padoa Schioppa presidente della Consob

Persone citate: Tommaso Padoa Schioppa