« Strasburgo controllerà »

« Strasburgo controllerà » Gil-Robles: all'Europarlamento il ruolo di garante democratico « Strasburgo controllerà » E, STRASBURGO ai cittadini italiani, membri a pieno titolo della grande famiglia dell'Unione monetaria europea, i cui sacrifici per rientrare nei parametri di Maastricht sono stati seguiti giorno per giorno dal Parlamento europeo, che intendo rivolgere qualche considerazione sulla nascita dell'Euro. Essi devono sapere che non solo il presidente del Parlamento europeo, ma l'intera comunità internazionale, conoscono ed apprezzano gli sforzi effettuati con successo dall'Italia per ridurre il debito pubblico e riordinare le finanze, degni di un Paese industriale moderno e di un popolo che ha saputo essere presente a un grande appuntamento della storia. Ebbene, innanzi tutto voglio assicurare agli italiani e a tutti i cittadini europei che il Parlamento conosce e ha a cuore gli attuali, numerosi problemi della gente, a cominciare dalla disoccupazione che ha ormai raggiunto dei livelli non più sopportabili. Per cui, dopo la nascita dell'Euro, pur dovendo garantire l'indipendenza della Banca centrale europea che sovrintenderà alla moneta unica come fa oggi la Banca d'Italia con la lira, occorre predisporre dei meccanismi di controllo democratico della politica monetaria dell'Unione e fare in modo che tutte le decisioni vengano adottate per mezzo di una procedura tra¬ Jossparente e basata su criteri obiettivi, contribuendo in tal modo ad aumentare la fiducia dei cittadinnella loro futura moneta comuneUna moneta ha bisogno della fiducia dei suoi utilizzatori ed è tale fiducia che determinerà il vere proprio valore dell'Euro. Parallelamente, la partecipazione deParlamento europeo alla nomindei futuri membri del comitatesecutivo della Banca centraleuropea offrirà ai cittadini la possibilità di conoscere in anticipo futuri dirigenti della politica monetaria e, soprattutto, le loro idee i loro programmi. Il trattato sull'Unione europeprevede già norme concrete relative a un dialogo strutturato tra lfutura Banca centrale europea e Parlamento europeo. Sarà un bene per tutti che si instauri questdialogo continuo tra le due istituzioni e che i dirigenti della Banccompaiano regolarmente dinanal Parlamento, rappresentante portavoce dei cittadini, per spiegare le importanti decisioni che, in qualsiasi momento, abbiano dovuto adottare pur nel rispetto più rigoroso dell'indipendenza della Banca, alla quale il Parlamento non può né deve impartire istruzioni. Anzi, nella sua risoluzione del 2 aprile, il Parlamento ha già segnalato che proprio l'alto livello di indipendenza di cui disporrà la Banca «richiederà un grado di responsabilità democratica altrettanto elevato». Nel contempo, ima politica monetaria comune esige un maggiore coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri. La stabilità della futura moneta non ammette politiche divergenti, motivo per cui il trattato sull'Unione europea prevede delle procedure di sorveglianza multilaterale e di controllo dei disavanzi eccessivi. Questo stesso obiettivo è perseguito dal patto di stabilità e di crescita sottoscritto dai quindici Stati membri per garantire, nove necessario, che le misure previste nell'ambito delle due procedure siano applicate senza indugio. Il trattato, invece, è molto meno esplicito per ranto riguarda controllo di questo coordinamento delle politiche economiche. Qui la partecipazione del Parlamento europeo alla .determinazione" degli indirizzi di massima per la politica economica, quadro ineludibile della politica economica di eia- Maria Gil-Robles scuno Stato membro, si limita all'informazione a posteriori sulle decisioni adottate. Credo sinceramente che il deficit democratico al riguardo sia piuttosto evidente e ritengo che si debba stabilire un quadro per una partecipazione attiva del Parlamento in un processo decisionale che deve essere sia efficace che trasparente, consentendo un dibattito pubblico e democratico sulle diverse opzioni che si presenteranno. Vi è un'ultima cosa che intendo ricordare: l'Unione monetaria dovrà estendersi quanto prima a tutti gli Stati membri e le porte dell'Emo dovranno restare aperte a coloro che non sono entrati il 2 maggio. Da ieri la maggior parte degli Stati membri dell'Unione europea hanno iniziato un cammino senza ritorno verso un'integrazione più profonda nonché più solidale. José Maria Gil-Robles presidente del Parlamento europeo José Maria Gil-Robles

Persone citate: Gil-robles, José Maria Gil-robles, Maria Gil-robles

Luoghi citati: Italia, Strasburgo