Bnl vende le partecipazioni e prepara l'Opv per ottobre

Bnl vende le partecipazioni e prepara l'Opv per ottobre Bnl vende le partecipazioni e prepara l'Opv per ottobre ROMA. La Bnl vende le partecipazioni non strategiche. Ieri, durante l'assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio '97, l'amministratore delegato, Davide Croff, ha dato l'elenco delle cessioni: Bnl è uscita dalla Compart, di cui aveva il 2,91 per cento, dalla Finmeccanica, dove era presente con il 2,8 per cento, e dalla Tav, partecipata al 2,5 per cento. «La decisione - ha spiegato Croff - è stata suggerita sia dal favorevole andamento delle quotazioni, sia dal fatto che le partecipazioni erano state acquisite a seguito dei processi di ristrutturazione che avevano interessato le aziende. In particolare per Finmeccanica - ha aggiunto l'amministratore delegato - si è trattato di una ottima occasione per recuperare i sacrifici fatti in passato». Riguardo al bilancio della gestione 1997 la Bnl ha chiuso con una perdita di 2865 miliardi, interamente coperta da riserva, contro gli 89 miliardi di utile dell'anno precedente. In crescita sia il risultato lordo di gestione, migliorato da 1385 a 1564 miliardi, gli impieghi, saliti del 9,6 per cento, e la raccolta, aumentata del 7,4 per cento. «L'andamento dei primi tre mesi di quest'anno - ha annunciato Croff - è positivo e in linea con il mercato, sia nella gestione del denaro, sia, soprattutto, in quella finanziaria». Intanto si delinea il calendario della privatizzazione, che indica ottobre per l'Opv con la quale verranno messe sul mercato le azioni della banca attualmente controllate dal Tesoro, ovvero l'85,52 del capitale ordinario. «La Bnl è pronta per il mercato - ha detto Roberto Ulissi, che rappresenta il Tesoro nell'assemblea - e il governo vuole procedere in tempi rapidi». L'obiettivo del Tesoro, spiega Ulissi, è creare un azionariato di riferimento stabile, composto da partner di prim'ordine, che contribuisca a formare un gruppo bancario adeguato alla concorrenza europea. Questo garantirà alla Bnl uno sviluppo di medio-lungo termine da concretizzare entro le linee di un quadro strategico ben definito. E, mentre ieri è scaduto iltermine delle «manifestazioni d'interesse» per partecipare all'azionariato stabile, entro il 26 maggio andranno presenta- te le offerte vincolanti che, per la metà di giugno, dovranno diventare definitive. Per il capitolo che concerne l'integrazione con il Banco di Napoli alla Bnl si conferma l'intenzione di definire la fusione giuridica entro la fine dell'anno e si conta di concludere l'intera operazione entro il primo semestre del 2001. Ulissi, per il Tesoro, ha sottolineato che l'integrazione con il Banco di Napoli dovrà-valorizzare il collegamento delle due banche con il territorio di riferimento: «Un indubbio punto di forza e vitalità, anche nel contesto dello sviluppo del Mezzogiorno». Certo il percorso di ristrutturazione e integrazione si presenta complesso e con numerosi vincoli, tra cui, ricorda la Bnl, «una necessaria gradualità e una drastica riduzione degli organici». E qui Croff ha ricordato di non aver mai fatto stime sui tagli al Banco di Napoli, ma di aver solamente detto che il piano di aggregazione prevede complessivamente seimila esuberi. «Comunque, a prescindere da questo, la Bnl ha già avviato per conto suo una ristrutturazione - ha proseguito l'amministratore delegato - che prevede da 1000 a 1200 esodi nel '98 e altri 3700 nei prossimi tre anni». [v. cor.] Mario Sarcinelli presidente delia Bnl

Persone citate: Croff, Davide Croff, Mario Sarcinelli, Roberto Ulissi, Ulissi

Luoghi citati: Napoli, Roma