Al Colosseo di Sergio Trombetta

Al Colosseo Al Colosseo OUANTE volte vedendo un ballerino di flamenco, corpo teso, viso ispirato, smorfia di passione sulle labbra, vi è scappato da ridere? Quante volte mentre il cante jondo si eleva come una spirale d'arabesco, vi è venuta voglia di sghignazzare alla faccia stralunata del cantaor e dei suoi chitarristi? Fra il sublime e il ridicolo c'è soltanto un passo. E Paul Morocco quel passo ha avuto l'ardire di farlo. Anzi, è un'intera passeggiata nel lato comico del flamenco questo «Ole, the Flamen CO medy Show» in arrivo al Teatro Colosseo dal 27 al 30 aprile alle 21 (tel. 669.80.34): ovvero tutto quello che pensavate del flamenco e non avete mai osato dire. Americano, ma cresciuto artisticamente in Europa, Morocco, con suoi quattro compari, si scatena in una serie di gag che prendono in giro i luoghi comuni del flamenco e dintorni. Bolerino, stivali e cappello a larga tesa, Morocco resta impigliato con le dita nelle corde della chitarra, se la avvicina al corpo e si inventa un amplesso ap¬ passionato ma anche un po' doloroso. Abito da gitana rosso fuoco, ventaglio nero, cerca di imitare la ballerina, Anita La Maltesa, ma ne esce con le ossa rotte. Salta su un'enorme palla elastica, si riempie la bocca di palline di ping pong, le sputa e usa la chitarra come racchetta. I grandi del flamenco, da Paco De Lucia a Joaquin Cortes a Antonio Marquez, sono abbondantemente presi in giro. Comicità di grana grossa, ma che scatena omeriche risate e sta attraversando con successo la Penisola. Un lavoro in progress, quello di Morocco. Incominciato verso la fine degli Anni 80 e che si è via via evoluto sino all'attuale «Ole» con il quale, nell'estate scorsa, ha trionfato ai festival di Montreal e di Edimburgo. Da quel momento è partito un tour europeo di cui non si intravede ancora la fine. Sergio Trombetta Al Colosseo i®»

Persone citate: Antonio Marquez, Joaquin Cortes, Paco De Lucia, Paul Morocco

Luoghi citati: Edimburgo, Europa