Celebrazioni di gioia e lutto di Aldo Baquis

Celebrazioni di gioia e lutto A Tel Aviv Celebrazioni di gioia e lutto TEL AVIV OSPESO fra mestizia e giuj ^ | bilo, Israele ha iniziato i festeggiamenti per l'anniversario della sua indipendenza. Ieri sera, al termine del giorno di lutto per i 20 mila caduti in 50 anni di lotta con i vicini arabi, si è svolta sul monte Herzl, a Gerusalemme, una cerimonia con le massime cariche dello Stato. Oggetto di feroci polemiche fra i partiti è la serata di gala (I battiti del Giubileo) stasera nello stadio dell'Università di Gerusalemme, diretta tv in decine di Paesi. Lo spettacolo ha destato il furore degli ambienti rabbinici perché in mi balletto i membri del complesso Anafasa si spogliano di alcuni abiti al ritmo di una canzone tradizionale religiosa. Tre partiti confessionali hanno chiesto al premier Netanyahu la eliminazione del brano «disgustoso». Ma se ciò avvenisse gli altri artisti potrebbero per protesta annullare la serata che avrà il suo momento magico nella esecuzione dell'inno nazionale Hatikva, la speranza, eseguito da Rita Fayruz, cantante folk di origine iraniana molto amata in Israele. Altre polemiche, specialmente tra i nazionalisti, suscitano i cosiddetti «nuovi storici», che vorrebbero depurare la storia ufficiale di Israele di parecchi miti un tempo politicamente utili ma storicamente fuorviami. Per esempio, non è vero che nel 1948 di fronte all'attacco arabo gli israeliani rischiassero di essere ricacciati in mare, né che Israele abbia sempre ricercato la pace con gli arabi: più d'una volta ha preferito tenersi aperte possibilità di espansione territoriale. Nei testi di storici come Ilan Pappe e Beersheva Benny Morris la Palestina della prima metà del secolo non appare, come affermavano i leader sionisti, «la scatola vuota» idonea ad accogliere lo Stato di Israele, bensì come la terra su cui viveva il popolo palestinese, impegnato come quello ebraico a conquistare l'emancipazione. Le celebrazioni prevedono inoltre l'apertura al pubblico di musei e basi militari. Una squadra di aerei da combattimento sorvolerà, a forma di «50», il Paese da Nord a Sud, mentre le spiagge saranno costeggiate dalle imbarcazioni da guerra più moderne. Non mancherà una replica della storica Dichiarazione di indipendenza di David Ben Gurion nel Viale Rothschild di Tel Aviv, il 14 maggio 1948. Cerimonie religiose solenni avranno luogo al Muro del Pianto e in migliaia di sinagoghe mentre, su invito della Società per la protezione della natura, i parchi nazionali e archeologici saranno aperti agli escursionisti. Particolarmente atteso, in tv, il confronto fra lo scrittore pacifista Amos Oz e il generale Ariel Sharon, «falco» del Likud. Aldo Baquis

Persone citate: Amos Oz, Ariel Sharon, Benny Morris, David Ben Gurion, Herzl, Ilan Pappe, Netanyahu, Rita Fayruz

Luoghi citati: Gerusalemme, Israele, Palestina, Tel Aviv