Kosovo, nuove sanzioni contro Belgrado

Kosovo, nuove sanzioni contro Belgrado Offerta la reintegrazione nelle organizzazioni internazionali come incentivo al dialogo Kosovo, nuove sanzioni contro Belgrado Gruppo di Contatto a Roma: congelate i beni serbi all'estero ROMA. Il Gruppo di Contatto riunito a Roma ha deciso di imporre nuove sanzioni alla Federazione jugoslava per il Kosovo, fra cui l'unmediato congelamento dei beni all'estero. Lo ha riferito Jacques Blot, direttore degli Affari politici del ministero degli Esteri francese. I sei Paesi del gruppo (Usa, Francia, Gran Bretagna, Russia, Italia e Germania) hanno chiesto con forza la cessazione delle violenze e l'apertura del dialogo. E' stato concordato un pacchetto di incentivi e misure deterrenti affinché le parti accettino il percorso delineato dal Gruppo di contatto. Tra gli incentivi c'è la piena reintegrazione di Belgrado nelle organizzazioni internazionali. Tra le sanzioni è stata adottata la decisione del congelamento dei fondi all'estero della federazione jugoslava e della Serbia già concordata nella riunione di Londra. Inoltre se Belgrado ostacolerà la via del dialogo nella prossima riunione di Parigi il Gruppo di Contatto deciderà lo stop a nuovi investimenti pubblici. Su questo ultimo punto si sono registrate riserve della Russia. «Fermate i macellai serbi», «Usa e Nato nel Kosovo». Erano questi alcuni dei cartelli issati da quattrocento albanesi della provincia serba che ieri mattina hanno manifestato sul piazzale della Farnesina mentre al rninistero degli Esteri era in corso la riunione degli alti funzionari. La riunione aveva come obiettivo quello di impedire che la crescita della tensione nel Kosovo degeneri in conflitto. I direttori politici dei sei Paesi hanno avviato l'analisi della situazione sulla base di un rapporto preparato dalla presidenza dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. Vista la situazione «ad altissimo rischio», l'impegno principale della presidenza italiana mi¬ rava a dare al «pacchetto» modalità «operative» per premiare ogni passo avanti, ma anche sanzionare la mancanza di progressi. Un monito era arrivato ieri dal «Washington Post». «Se il Gruppo si limiterà a fare solo nuove rninacce, avrà anche messo in chiaro che condivide le responsabilità per l'imminente esplosione», scriveva il quotidiano della capitale Usa nell'editoriale intitolato: «Kosovo, una spirale verso il basso». Anche il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ieri aveva fatto riferimenti alla crisi nei Balcani: «Questo secolo, ormai al tramonto, ha bagliori di pace: dai tanti morti per la guerra e dai caduti per portare amore e pace - ha detto Scalfaro - poniamoci dalla parte di quelli della pace». In una visita-lampo in Grecia, ieri il ministro della Difesa Beniamino Andreatta ha concorda- to con l'omologo ellenico, Akis Tsochadzopoulos di fornire appoggio alle forze annate di Albania in modo da garantirne le possibilità di autodifesa. Ha inoltre evidenziato la necessità di rafforzare la Macedonia, dove vive una minoranza albanese consistente. Una presenza Nato in Albania è stata anche la richiesta che il premier albanese Fatos Nano ha avanzato in una lettera al ministro degli Esteri Lamberto Dini. Parlando in Parlamento, ieri Nano ha ammesso che gruppi non identificati hanno provocato incidenti alla frontiera tra l'Alba¬ nia e la provincia serba del Kosovo. Ma ha aggiunto che ci sono state «provocazioni» da entrambe le parti - con mcursioni di tmppe serbe in Albania e di albanesi in Kosovo. Nano ha accusato i gruppi albanesi: «Stanno tentando in continuazione di dare ai serbi l'atteso pretesto per un bagno di sangue». Intanto, ieri, almeno un civile albanese sarebbe stato ucciso e altri cinque feriti nella località kosovara di Priljep, 65 chilometri a Sud-Ovest del capoluogo Pristina, dove si è verificata una sparatoria mentre era in corso un funerale. [Ansa-Agi] I direttori degli «affari politici» dei sei Paesi del Gruppo di Contatto riuniti ieri alla Farnesina

Persone citate: Akis Tsochadzopoulos, Beniamino Andreatta, Fatos Nano, Jacques Blot, Lamberto Dini, Oscar Luigi Scalfaro, Scalfaro