Le accuse a Di Tommaso di Aldo Biscardi

Le accuse a Di Tommaso Le accuse a Di Tommaso Per il giornalista coinvolto da Simoni, aria di querele TORINO. Potrebbero avere uno strascico giudiziario le polemiche scaturite durante la trasmissione «Tutti ne parlano» di martedì sera su Canale 5. Nel corso del programma, dedicato ai fatti di Juve-Inter, è stato chiamato in causa il giornalista Danilo Di Tommaso di Tuttosport. Ieri il direttore del quotidiano sportivo torinese, Xavier Jacobelli, ha annunciato di aver dato mandato ai legali del giornale di verificare se ci siano gli estremi per querelare Candido Cannavo e Mario Sconcerti, direttori de La Gazzetta dello Sport e del Corriere dello Sport, nonché Maurizio Costanzo e il direttore del Tg 5, Enrico Mentana. «Il nostro giornalista Danilo Di Tommaso è stato attaccato in modo volgare e lesivo della sua onorabilità ed è stata anche offesa l'onorabilità del giornale presso cui lavora. Proprio martedì è partito per una vacanza, nelle Hawaii, e non ha potuto difendersi» ha spiegato Jacobelli. A provocare la reazione del direttore, sono state le affermazioni su Di Tommaso, chiamato in causa attraverso i giornali dal tecnico dell'Inter, Gigi Simoni, per essere giunto alla stadio e aver visto la partita, domenica, con il designatore degli arbitri Fabio Baldas. Quest'ultimo, durante il programma di Costanzo, è stato evasivo, ma non ha mai decisamente negato di essere arrivato al Delle Alpi sulla Lancia K del giornalista. Inoltre, Di Tommaso è nella bufera per avere anticipato in un suo articolo designazioni e decisioni del giudice. Di Tommaso, 35 anni, è stato arbitro di calcio e giudice internazionale di scherma. Parallelamente all'attività di giornalista, ha svolto (fino a febbraio) la mansione di pr della Nazionale di pallanuoto ed è stato dirigente del Posillipo con cui ha avuto l'anno scorso rapporti burrascosi: il tecnico De Crescenzo lo accusò di aver fatto pressioni sull'arbitro Caputi per sfavorire il Posillipo nella finale-scudetto col Pescara. Di Tommaso, che vanta ottimi rapporti con le alte sfere arbitrali e le sue frequentazioni con numerosi dirigenti di club e procuratori, è anche il «moviolista» del Processo di Aldo Biscardi su Telemontecarlo.

Luoghi citati: Hawaii, Pescara, Posillipo, Torino